Usarci prepara il congresso per un sindacato moderno
Le sfide sono sempre nuove, diverse. Dunque anche la risposta del sindacato deve cambiare. Per Giovanni Di Pietro, presidente di Usarci, il sindacato degli agenti di commercio, il cambiamento non è uno slogan ma una necessità imprescindibile. A partire dai rapporti con Enasarco, l’ente pensionistico della categoria. “In teoria – spiega Di Pietro – l’obiettivo di Enasarco dovrebbe essere il bene degli agenti. Non sempre è così. Perché esistono, ad esempio, esigenze di bilancio che contrastano con il necessario aumento delle pensioni”.
Che fare, dunque? L’unico intervento serio può riguardare la gestione del patrimonio dell’ente, affinché renda di più.
E poi ci sono le iniziative più prettamente sindacali, come quelle relativi a contratti “dimenticati da 12 anni”. Con le controparti che promettono incontri puntualmente disattesi.
Di Pietro, però, pensa anche ad un altro ruolo per il sindacato. Da un lato l’incremento delle convenzioni in ogni ambito, per agevolare la vita quotidiana degli agenti e ridurre anche i costi personali e famigliari. Dalla sanità all’auto, ai corsi universitari per i figli. Senza dimenticare gli aspetti ludici: la prima edizione della Mostra di pittura a Pescara ha avuto successo e verrà replicata. Ma ci si potrà allargare ad altri settori che coinvolgono la vita privata, ed artistica, degli agenti.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà a Jesi, il 24 e 25 maggio in occasione dell’Assemblea nazionale Usarci che celebrerà il 75° anno di fondazione di Usarci. E si parlerà anche del ruolo della donna all’interno della categoria.
“Le agenti di commercio donna rappresentano una risorsa importante per le aziende e il mondo del lavoro. Con la loro professionalità e determinazione, contribuiscono a promuovere il commercio e l’economia. Per incrementare questa figura è necessario intervenire su diversi fronti, sia a livello culturale che a livello pratico”. Mauro Ristè, Vicepresidente Vicario Usarci Nazionale e Presidente di Usarci Marche, non ha dubbi sulla fondamentale importanza della componente femminile nel mondo degli agenti di commercio. E, dunque, sulla necessità di rafforzare questa presenza.
“A livello culturale – aggiunge – è importante promuovere un’immagine positiva della figura dell’agente di commercio, in particolare tra le giovani donne. È necessario far conoscere le opportunità offerte da questa professione, sottolineando i suoi aspetti positivi, come l’autonomia, la flessibilità e la possibilità di guadagni elevati”. Secondo Ristè occorre combattere gli stereotipi che associano l’agente di commercio a una figura maschile, far conoscere le donne che hanno successo in questa professione, per dimostrare che anche loro possono essere agenti di commercio di successo.
“A livello pratico, è necessario facilitare l’accesso delle donne alla professione di agente di commercio, offrendo percorsi di formazione e orientamento specifici, aiutandole a sviluppare le competenze e le conoscenze necessarie per questa professione, creare un ambiente lavorativo più inclusivo e favorevole. Promuovere la parità di genere nelle aziende, per garantire che le donne abbiano le stesse opportunità di carriera degli uomini”.
Solo teoria? Assolutamente no. E il vicepresidente Usarci elenca anche le azioni concrete da intraprendere.
“Scuole e università: è importante inserire l’agente di commercio tra le professioni da conoscere e promuovere. Associazioni di categoria (la nostra USARCI è da sempre impegnata su questo fronte): possono organizzare eventi e iniziative per promuovere la figura dell’agente di commercio tra le donne. Aziende: possono offrire percorsi di formazione e orientamento specifici per le donne, nonché programmi di mentoring e sponsorship”.
Per Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, l’assemblea nazionale rappresenterà un momento fondamentale per il futuro del sindacato, sempre più radicato nell’intera Penisola e sempre più attento alle esigenze di una categoria alle prese con un continuo cambiamento. Ma il sindacato – aggiunge – è un patrimonio degli agenti, non di chi li rappresenta. Dunque è indispensabile che la partecipazione si concretizzi anche con la presenza a questi appuntamenti. Per confrontarsi, per discutere, per evidenziare i problemi più urgenti da risolvere. “Perché solo in questo modo – conclude Marzolla – la categoria può uscire allo scoperto per comprendere appieno il proprio ruolo, determinante, in ambito sociale ed economico”.