Osservatorio Usarci: gli agenti di commercio temono una frenata nel 2024
Quella degli agenti di commercio non è una categoria particolarmente “partecipativa”. Eppure sono state alcune migliaia le risposte al questionario dell’Usarci per conoscere le opinioni di chi lavora nel settore.
In particolare il 33,1% degli agenti di commercio teme un lieve peggioramento della propria situazione economica mentre il 19,8% prevede un peggioramento netto. A fronte di un 23,2% che immagina una sostanziale stabilità e solo un 17,7% che pensa di migliorare leggermente la propria posizione.
Una posizione che, per il 40%, vede le provvigioni medie annue collocarsi tra i 20 ed i 60.000 euro, con il 17,8% tra i 60 e gli 80.000, un 13% tra 80 e 100.000 ed un 9,5% tra 100 e 150.000.
Interessante anche il dato relativo alle provvigioni medie che, per il 53% degli agenti variano tra 3 e 9%, con il 14% che vede le provvigioni attestarsi tra il 9 ed il 12% mentre per l’11,4% superano la soglia del 12%. Ma c’è anche una consistente fascia del 21,7% che ha provvigioni inferiori al 3%. Da notare che il 55,9% degli agenti assicura che le provvigioni si sono ridotte negli ultimi 5 anni.
Ma l’Osservatorio Usarci ha approfondito anche la composizione del campione. Composto prevalentemente (88%) da ditte individuali che non vogliono cambiare la propria realtà societaria e che, nel 91,2% dei casi, non hanno subagenti. I territori in cui operano vedono una particolare concentrazione in Veneto (31,8%) e Lombardia (31,5%), con l’Emilia Romagna in terza posizione (25,1%). Ovviamente gli agenti possono lavorare in più regioni ed a seguire ci sono Friuli Venezia Giulia (20,6%) e Lazio (20,4%).
Quanto al grado di sindacalizzazione, è evidente che tra chi ha risposto ci sia una maggior adesione proprio all’Usarci (30,6%). Ma del restante 70% più di tre quarti degli agenti che hanno risposto all’indagine non è iscritto ad alcuna organizzazione.
Fonte Electomagazine - Autore Enrico Toselli