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No alla finanza ed alla politica alleate per incassare le pensioni degli agenti di commercio

No alla finanza ed alla politica alleate per incassare le pensioni degli agenti di commercio

Autore: ElcToMag - Enrico Toselli

Cambiare Enasarco, migliorarla, renderla più efficiente oppure spogliare completamente l’ente previdenziale degli agenti di commercio ed utilizzare quasi 8 miliardi di euro per favorire i giochetti di chi ha creato una lista per compiacere banchieri e finanzieri in combutta con il Pd romano? O, ancora, far confluire i fondi di Enasarco nell’Inps per coprire i buchi di bilancio dello Stato?

Tra poco più di un mese gli agenti di commercio saranno chiamati a scegliere tra queste opzioni. E agosto può essere il mese perfetto per le manovre di palazzo di chi, come la lista Fare bene fare presto (nota anche come Fare i soldi e fare in fretta a scomparire), ha cercato in ogni modo di arrivare ad un commissariamento per accontentare le mire dei palazzi romani del Pd e di chi vuole utilizzare i soldi di Enasarco per speculazioni finanziarie.

Una lista a tutela delle banche, non degli agenti. “Mentre è fondamentale, non solo importante, che a guidare Enasarco siano solo gli Agenti”, ribadisce Antonello Marzolla, segretario generale Usarci. 
Tagliando le unghie ai rapaci che volteggiano sopra l’ente previdenziale per depredarlo e concedere una pensione ridicola agli agenti di commercio. 
“Il compito di Enasarco – conclude Marzolla – è erogare le pensioni agli Agenti di commercio, non è quello di aiutare la gente a investire e fare carriera in ambito finanziario”.
E invita gli agenti a firmare una petizione che gira in rete – ha già raccolto migliaia di adesioni – e che punta ad impedire il commissariamento di Enasarco, garantire le elezioni democratiche di Enasarco e salvare le pensioni.

Fonte ElecToMag - Autore Enrico Toselli