No alla finanza ed alla politica alleate per incassare le pensioni degli agenti di commercio
Cambiare Enasarco, migliorarla, renderla più efficiente oppure spogliare completamente l’ente previdenziale degli agenti di commercio ed utilizzare quasi 8 miliardi di euro per favorire i giochetti di chi ha creato una lista per compiacere banchieri e finanzieri in combutta con il Pd romano? O, ancora, far confluire i fondi di Enasarco nell’Inps per coprire i buchi di bilancio dello Stato?
Tra poco più di un mese gli agenti di commercio saranno chiamati a scegliere tra queste opzioni. E agosto può essere il mese perfetto per le manovre di palazzo di chi, come la lista Fare bene fare presto (nota anche come Fare i soldi e fare in fretta a scomparire), ha cercato in ogni modo di arrivare ad un commissariamento per accontentare le mire dei palazzi romani del Pd e di chi vuole utilizzare i soldi di Enasarco per speculazioni finanziarie.
Una lista a tutela delle banche, non degli agenti. “Mentre è fondamentale, non solo importante, che a guidare Enasarco siano solo gli Agenti”, ribadisce Antonello Marzolla, segretario generale Usarci.
Tagliando le unghie ai rapaci che volteggiano sopra l’ente previdenziale per depredarlo e concedere una pensione ridicola agli agenti di commercio.
“Il compito di Enasarco – conclude Marzolla – è erogare le pensioni agli Agenti di commercio, non è quello di aiutare la gente a investire e fare carriera in ambito finanziario”.
E invita gli agenti a firmare una petizione che gira in rete – ha già raccolto migliaia di adesioni – e che punta ad impedire il commissariamento di Enasarco, garantire le elezioni democratiche di Enasarco e salvare le pensioni.
Fonte ElecToMag - Autore Enrico Toselli