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Come far sparire centinaia di milioni dalle casse previdenziali...

Come far sparire centinaia di milioni dalle casse previdenziali...

C’era una volta, nel Ducato di Grand Fenwick, un importante avvocato che si occupava di grandi affari, di grandi società. Conosceva i segreti dei personaggi più famosi del Ducato. Un bel giorno andò a lavorare da lui un giovane avvocato, di modeste qualità ma tanto servizievole, tanto ubbidiente. Tra una pratica ed un’altra preparava il caffè per il Dominus, andava ad aprire la porta, riceveva i clienti.

Così quando Grand Fenwick ebbe bisogno di un nuovo primo ministro, il Duca si rivolse al Dominus perché conosceva tutto e tutti e poteva costringerli ad ubbidire con la minaccia di rivelare i segreti. Ma l’importante avvocato non aveva tempo per occuparsi di guidare un governo. Preferiva manovrare il Ducato restando nell’ombra e controllando tutto. Decise quindi di far nominare primo ministro il suo incompetente giovane di studio. Che, inevitabilmente, commise errori su errori ma che venne sempre difeso dagli organi di informazione del Ducato, tutti controllati dagli amici del Dominus.

Altri amici – è bello essere in tanti a volersi bene – erano intanto impegnati nei ludi cartacei per mantenere il controllo di un ente  che gestiva i soldi degli arcieri del Ducato. Tanti arcieri, tantissimo denaro. Un po’ meno denaro, in realtà, perché gli amici del Dominus ne avevano già fatto sparire in abbondanza. Con operazioni che avevano coinvolto persino il confinante patriarcato di Ponteverdina. Per evitare che qualcuno mettesse il naso nei conti degli arcieri, e cercasse i fondi nascosti in banche di altri Paesi, gli immancabili paradisi fiscali,  era necessario riconfermare gli amici del Dominus alla guida dell’ente.

Dunque il Dominus non lesinò i mezzi per una campagna elettorale ricca, sontuosa, inevitabilmente vincente. Coinvolse i giornali e le radio degli amici, anche le televisioni. E tutti insieme si prepararono al trionfo. Che non ci fu. Perché, inopinatamente, a vincere fu la cordata degli arcieri dissidenti, dubbiosi sulla correttezza dei conti, curiosi di sapere dove fossero finiti i soldi della cassa comune.

Nel frattempo, però, il giovane di studio era stato cacciato dalla guida del governo del Ducato e gli amici del Dominus cominciarono a preoccuparsi. Senza neppure la protezione del governo, senza più il controllo degli arcieri, si rischiava di far scoprire i conti all’estero dove erano stati nascosti i fondi della categoria. Che fare, allora? Per fortuna del Dominus ci sarà anche un giudice a Berlino, ma Berlino è lontana e nel Ducato ci sono invece molti giudici amici. Dunque possono intervenire per bloccare ogni attività del nuovo responsabile degli arcieri, in modo da impedire di arrivare ai conti segreti.

Come finisce la storia? Nel film “Il ruggito del topo”, il Ducato di Grand Fenwick dichiara guerra agli Stati Uniti, attaccandoli con archi e lance con la speranza di venire sconfitti. E finendo, invece, per vincere la guerra. Perché, ovviamente, si tratta di un remake o di un sequel del film del 1959 con Peter Sellers. Ed il finale a sorpresa è sempre possibile..

Fonte ElectoMagazine - autore Augusto Grandi