Ucraina, padre Caprio: "Incontro Papa-Zelensky è l'avvio di una mediazione"
(Adnkronos) - L’incontro tra il Papa e il presidente ucraino Zelensky, dato come "possibile" tra due giorni in Vaticano, è "sicuramente" l’avvio della mediazione per arrivare ad un cessate il fuoco dopo oltre un anno di guerra in Ucraina. Lo sottolinea all’Adnkronos don Stefano Caprio, grande esperto di Russia. “La diplomazia della Santa Sede - osserva padre Caprio - lavora molto spesso in accordo con la diplomazia italiana. Sicuramente c’erano contatti di nunzi e ambasciatori e poi di personalità eminenti, penso a qualche cardinale. I contatti tra il Vaticano e il Patriarcato di Mosca poi sono tantissimi: sono tanti anni che tanti di noi, io per primo, li conosciamo dal primo all’ultimo. Non posso dire di avere fatto parte di una missione segreta ma mi sono tenuto in contatto con tante persone".
Che potrebbe dire il Papa a Zelensky? “Il Papa ha sempre detto chiaramente che il primo punto è smettere di sparare, poi smettere di armare, e accettare il Vaticano come mediatore. Non credo che nessuno, ora, si sogni di definire un trattato di pace definitivo tra la Russia e l’Ucraina. Si punta invece ad un cessate il fuoco che permetta ad ognuno di mantenere le proprie posizioni, a noi di cominciare a mediare su alcuni punti”. Padre Caprio ricorda che dall’inizio della guerra in Ucraina il Papa “ha sempre difeso l’Ucraina senza mai chiudere del tutto la porta ai russi. La posizione giusta da tenere. Il Papa quindi dirà a Zelensky di non esagerare con la controffensiva, di difendersi , di cercare la de-escalation. Il pericolo politico interno viene dai più radicali. Bisogna salvare il salvabile”.