Ucraina, chat M5S contro Zelensky alla Camera: "Vuole guerra mondiale e noi applaudiamo"
(Adnkronos) - C'è chi dice no a Volodymyr Zelensky. Mentre gli uffici della Camera dei deputati, su indicazione del presidente Roberto Fico, lavorano con le autorità ucraine per organizzare nei prossimi giorni una video-call con il presidente Zelensky nell'Aula di Montecitorio, all'interno del Movimento 5 Stelle si levano alcune voci contro la decisione dei vertici della Camera. Una scelta, quella di ospitare l'intervento di Zelensky, che tra l'altro era stata sollecitata nella seduta di ieri anche da rappresentanti del Pd e dello stesso Movimento 5 Stelle.
In una chat - che l'Adnkronos ha potuto visionare - diversi parlamentari grillini non hanno nascosto le loro perplessità. "A chi può venire in mente che ora Zelensky deve parlare al Parlamento di un Paese che non è coinvolto direttamente nella guerra? Ma che senso ha? Ha cose ben più importanti da fare", scrive una pentastellata. Qualcuno fa notare come il numero uno di Kiev sia intervenuto, in videoconferenza, sia al Parlamento inglese che in una seduta di quello europeo. Nell'Europarlamento "la Gran Bretagna non c'è", quindi "è davvero insensata questa sovraesposizione del Parlamento italiano", osserva nella chat una deputata 5 Stelle, che poi non risparmia una frecciata al segretario del Pd: "Poi se facciamo parlare Letta ciao, andiamo in guerra domani...". Bastava l'intervento al Parlamento Ue, obietta un'altra parlamentare, "anche perché, dopo che parla, non credo che si possano prendere altre decisioni come Paese".
"Al Parlamento europeo - incalza un'eletta M5S - poteva avere un senso. Al Parlamento inglese è stato non solo insensato ma devastante. Mentre da un lato c'erano aperture al compromesso, quelli fomentavano lo scontro...". Un altro deputato (noto anche per le sue posizioni 'no pass') non le manda a dire prendendosela direttamente con Fico: "Questo (Zelensky, ndr) verrà a chiedere di fare una guerra mondiale e noi applaudiremo. Dopo il super green pass per i parlamentari, un altro modo per farsi ricordare come il peggior presidente della Camera della storia repubblicana".
(di Antonio Atte)