Ucraina-Russia, Lavrov in Turchia per incontrare Cavusoglu
(Adnkronos) - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ieri è stato costretto ad annullare una visita a Belgrado dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro gli hanno negato lo spazio aereo, è arrivato ad Ankara per incontrare, domani, la sua controparte turca, Mevlut Cavusoglu. I due ministri discuteranno della situazione in Ucraina, Siria, Libia e Nagorno Karabakh, oltre che nei Balcani e delle prospettive della cooperazione economica e commerciale nel quadro delle sanzioni Occidentali, ha precisato Mosca.
Una visita di lavoro di due giorni, dedicata a "questioni regionali e bilaterali" si legge in una breve nota diffusa stamani dalla diplomazia di Ankara dopo che la scorsa settimana il ministro Cavusoglu aveva annunciato per domani la visita di Lavrov, insieme a una delegazione militare, per "colloqui sulla questione dell'apertura di un corridoio sicuro che includa anche il trasporto di grano nel Mar Nero".
L'Ucraina sta facendo il "massimo sforzo" per sbloccare i porti e riprendere l'esportazione via mare del grano per evitare una crisi alimentare globale. Lo afferma un comunicato del ministero degli Esteri di Kiev, rilanciato dalla Cnn.
"Assieme all'Onu e i nostri partner, stiamo cercando di creare dei corridoi umanitari per l'esportazione dei prodotti agricoli ucraini", afferma il ministero. "L'Ucraina ha già iniziato a fornire il grano sul mercato mondiale attraverso camion, ferrovia e trasporto fluviale, ma la questione può essere risolta definitivamente sbloccando i porti ucraini", continua il comunicato. "Ci rivolgiamo a tutti i partner interessati, assieme all'Ucraina, per focalizzare gli sforzi al fine di trovare una soluzione bilanciata per sollevare il blocco russo dei porti, fornendo al tempo stesso chiare garanzie di sicurezza per la costa ucraina del Mar Nero e i relativi corridoi umanitari".
Il comunicato mostra apprezzamento per gli sforzi di mediazione della Turchia, ma sottolinea che ancora non è stato raggiunto un accordo fra Mosca, Ankara e Kiev. Le autorità di Kiev, "respingeranno ogni accordo che non tenga conto degli interessi ucraini", viene precisato. Secondo il ministero, non si può escludere che la Russia approfitti dell'intesa per attaccare Odessa. Per questo servono adeguate garanzie "fornendo all'Ucraina armi adeguate per difendere la costa dalle minacce provenienti dal mare e coinvolgendo forze navali di Paesi terzi per pattugliare le relative aree del Mar Nero".