Terremoto Turchia oggi, scossa di magnitudo 6.4 nel Sud
(Adnkronos) - Nuovo terremoto in Turchia oggi. Un sisma di magnitudo 6.4 è stato registrato nella provincia di Hatay nel sud del Paese, già colpito dalla scossa devastante dello scorso 6 febbraio. Lo ha riferito l'agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze, secondo quanto riporta l'agenzia Anadolu. Dopo la prima scossa ce n'è stata un'altra di magnitudo 5,8 nel distretto di Samandag. I due terremoti sono stati avvertiti in Siria, Egitto, Libano, Iraq, Territori Palestinesi e Giordania.
E' di almeno 3 morti e 213 feriti il primo bilancio delle vittime delle due nuove scosse di terremoto di questa sera in Turchia secondo quanto ha reso noto il ministro dell'Interno, Suleyman Soylu.
Notizie di edifici crollati e persone sotto le macerie sono state riportate dal governatore di Hatay secondo quanto hanno riferito i media locali. Ci sono state per il momento 20 scosse di assestamento, ha detto il vicepresidente turco, Fuat Oktay che inoltre ha reso noto che è stato revocato l'allarme tsunami.
Le operazioni di ricerca e soccorso per quanto riguarda il sisma del 6 febbraio scorso, ha annunciato l'agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze, sono terminate in tutte le province turche a eccezione di quella di Hatay. Il nuovo bilancio delle vittime è salito a 41.156 morti.
SIRIA - Ci sarebbero cinque vittime in Siria per le nuove scosse di terremoto registrate a due settimane dal devastante sisma del 6 febbraio al confine con la Turchia. In particolare, secondo Al Arabiya, quattro persone sono rimaste uccise nella calca tra Aleppo e Tartus. Un'altra donna invece è morta nella città di Latakia, secondo Sky News - Arabia.
I feriti sarebbero almeno 42 nella Siria nord occidentale. Alcune persone sono rimaste ferite nel fuggi fuggi che si è scatenato durante il nuovo terremoto, che ha raggiunto la magnitudo 6.4, con qualcuno che si è anche buttato da terrazzi e balconi. Ci sono persone, poi, rimaste ferite in crolli a Salqin, Harem, Idlib, Khirbet al-Juz e nelle zone rurali vicino ad Aleppo.
MEDICI SENZA FRONTIERE - A sole due settimane dai primi terremoti che hanno già causato una così tragica perdita di vite umane, quest'ultimo sisma è estremamente preoccupante, commentano i team di Medici Senza Frontiere in Turchia e Siria. In molti hanno già perso i propri cari, le proprie case o i propri mezzi di sostentamento, si legge in un comunicato. A seguito del nuovo terremoto, i team di Msf hanno già curato diversi feriti negli ospedali e nelle cliniche supportate nel nord di Idlib in Siria. "Continueremo, anche in collaborazione con altre organizzazioni, a fornire assistenza medica e a distribuire beni di prima necessità all’enorme numero di persone colpite finché ci sarà bisogno" fa sapere l'organizzazione medico-umanitaria.