Stupro stazione Centrale Milano, fermato resta in carcere
(Adnkronos) - Resta in carcere l’uomo accusato di aver stuprato all'alba di giovedì 28 aprile una donna di 36 anni, di origine marocchina, incontrata per caso vicino alla stazione Centrale di Milano. Il gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere per l'uomo, 26enne anche lui marocchino, che ha abusato della vittima, dopo averla trascinata, picchiata e chiusa in un ascensore della stazione.
Intanto, altre due violenze sono state denunciate a Milano: nel primo caso la vittima è una 57enne, con problemi di deambulazione a una gamba e che dorme spesso per strada, mentre il secondo episodio invece ha come sfondo un hotel del centro. Due casi su cui gli inquirenti stanno facendo luce e che si aggiungono agli episodi di violenza che si registrano in città.
Il primo episodio risale a venerdì scorso quando la 57enne, disabile, viene agganciata a due passi dalla stazione Centrale da un altro clochard, descritto come un giovane africano, il quale le offre riparo sotto la sua tenda da campeggio sistemata in zona via Tonale. Nonostante il rifiuto la donna sarebbe stata abusata due volte, violenza accertata dagli esami medici alla Mangiagalli. ‘Venduta’ a un altro straniero, quest’ultimo avrebbe avuto pietà della vittima che solo dopo ore, lasciata sola nella tenda, ha trovato la forza per chiedere aiuto a un passante e riferire l’accaduto agli agenti.
L'altra violenza, sarebbe invece avvenuta in un hotel del centro dove una donna, che era in compagnia di un uomo, si sarebbe sentita male nella stanza e lui ne avrebbe approfittato prima che lei riuscisse a scappare. Anche su questo caso indaga la pm Rosaria Stagnaro. Sugli episodi gli investigatori sperano di raccogliere dalle telecamere elementi importanti per dare riscontro al racconto delle vittime.