Spese militari, Schlein: "Sì a rinvio obiettivo 2% Pil come la Germania di Scholz"
(Adnkronos) - Elly Schlein è d'accordo con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, sul rinvio di cinque anni dell'obiettivo 2% del Pil per le spese militari. La segretaria dem lo ha detto ieri sera nel corso di un'intervista pubblica all'iniziativa Fornaci Rosse a Vicenza. "Sì", ha risposto Schlein a chi le chiedeva se fosse d'accordo con l'impostazione della Germania sulle spese militari.
Oggi, al congresso del Partito socialista svizzero, Schlein ha sottolineato che "siamo in un momento storico in cui vediamo troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e negazionismo della storia con pensieri che possiamo ancora definire fascisti".
"I nazionalisti nella loro retorica di odio scelgono un nemico al giorno che sono le persone diverse: la donna troppo emancipata, la comunità Lgbt, i migranti e oggi anche gli ecologisti. Noi dobbiamo batterci insieme perché quella retorica di odio portata agli estremi mette i nazionalisti uno contro l'altro dalle opposte parti dei muri che vogliono costruire. Basta vedere il fallimento di Meloni nel tentativo di mediare coi i suoi alleati nazionalisti polacchi e ungheresi...", ha detto la leader dem che ha attaccato le "destre nazionaliste" sull'immigrazione: "Parlano a sproposito e adottano leggi ingiuste ed illegali, ma non si ricordano mai di salvare vite".
Poi sull'Ucraina: "Siamo fortemente al fianco del popolo ucraino che ha subito l'aggressione russa. Non può esserci equidistanza su questo e il Pd continua a dare pieno supporto a ogni forma necessaria per l'autodifesa del popolo ucraino rispetto all'aggressione russa. Al contempo vogliamo vedere un ruolo più forte, diplomatico e politico, dell'Europa per far finire questo conflitto con una pace giusta per il popolo ucraino".
Altro tema il lavoro. "Non si può combattere la denatalità se non si combatte la precarietà del lavoro, che colpisce soprattutto i giovani e le donne nel nostro Paese - ha sottolineato - Ci siamo uniti con le altre forze di opposizione per fare una grande battaglia sul salario minimo in Italia".
Schlein oggi è intervenuta anche su Instagram, a proposito della relazione dei servizi sociali sulle due cugine 13enni, vittime di una violenza di gruppo a Caivano, secondo cui lo "stile di vita" delle due ragazzine avrebbe favorito il reato. "Ripetiamo insieme: NESSUN atteggiamento, condizione, o 'stile di vita' giustifica MAI, in NESSUN CASO la violenza sulle donne", scrive la segretaria del Pd.
"È anche per questo - aggiunge - che mi sono rivolta alla prima Presidente del Consiglio del nostro Paese per chiedere di lasciare da parte lo scontro politico su questo tema, e lavorare insieme per fare un grande investimento culturale sull’educazione alle differenze sin dalle scuole. Così come nella formazione di operatrici e operatori".
"La repressione non basta. In una società patriarcale bisogna prevenire la formazione del pregiudizio sessista prima che sia troppo tardi. La cultura dello stupro attecchisce anche nelle nuove generazioni. Per questo serve educazione alle differenze a partire dalle scuole. Non è civile che in Italia ancora non si capisca che cos’è il consenso. E che quando manca il consenso è sempre reato, di cui sono responsabili i carnefici e non certo le vittime".