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Sparatoria a Monreale dopo una lite, tre ragazzi uccisi. Interrogati alcuni giovani dello Zen

Sparatoria a Monreale dopo una lite, tre ragazzi uccisi. Interrogati alcuni giovani dello Zen

(Adnkronos) - Dopo la lite con sparatoria a Monreale costata la vita a tre ragazzi, alcuni giovani palermitani del quartiere Zen vengono sentiti in caserma, dove c'è anche il pm di turno, perché sospettati di avere avuto un ruolo nel triplice omicidio. In un primo momento ne sono stati sentiti due, poi, se ne sono aggiunti altri. Al momento vige il massimo riserbo sull'interrogatorio. La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, segue l'inchiesta sul caso.  

I due giovani palermitani sospettati per il triplice omicidio hanno nominato un legale. A questo punto, la loro posizione, al vaglio degli inquirenti, potrebbe cambiare da un momento all'altro e potrebbero essere indagati. Fino a questo momento non sono stati emessi, come si apprende, provvedimenti di fermo di polizia giudiziaria. Si tratta di un 19enne del quartiere Zen e un di un ventenne del quartiere Borgo Nuovo. Le pistole usate per la sparatoria sarebbero state almeno due, come risulta agli inquirenti. A fare luce su quanto accaduto potrebbero essere anche le immagini delle telecamere di sorveglianza.  

Sarebbe stato composto da almeno otto, forse 10 persone, il 'commando' proveniente dallo Zen che la notte scorsa ha fatto fuoco contro i tre giovani monrealesi, tutti incensurati, morti a distanza di poche ore per le ferite riportate. In tasca i palermitani avrebbero avuto due o tre pistole semiautomatiche. Sono due di loro da ore sotto torchio nei locali della caserma dei Carabinieri. 

Alcuni testimoni di Monreale hanno detto all'Adnkronos che i giovani dello Zen avrebbero avuto intenzione di rubare alcune motociclette posteggiate in centro quando sono stati scoperti dai ragazzi di Monreale. A questo punto sarebbe scoppiata la rissa sfociata poi nella sparatoria. A sparare sarebbero stati in due o tre. 

Almeno undici i colpi di pistola sparati, emerge intanto da una prima visita medico legale delle tre vittime. I due feriti - tra cui un minorenne che non sarebbe in gravi condizioni - sono stati trasferiti dall'ospedale Ingrassia, dove sono stati portati in nottata, al Policlinico di Palermo. 

Gli inquirenti stanno intanto setacciando tutte le telecamere di sorveglianza della zona per vedere se qualche dispositivo ha ripreso la rissa e poi la sparatoria. Nella via D'Acquisto sono diversi gli esercizi commerciali dotati di videocamere e un impianto è proprio di fronte al luogo degli omicidi. 

Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe avvenuto in strada, non lontano dal Duomo, dopo una lite per futili motivi: prima un diverbio, poi una rissa fino a quando uno dei presenti ha estratto una pistola e ha iniziato a sparare. Sembra inoltre che i giovani rimasti feriti non abbiano partecipato alla rissa ma fossero lì solo per partecipare alla serata. 

Sono state intanto ascoltate per tutta la notte decine di persone, testimoni della rissa. Secondo una prima ricostruzione confermata dai testimoni, la rissa sarebbe nata tra un gruppo di giovani palermitani e un gruppo di Monreale 

Le vittime sono Massimo Pirozzo di 25 anni, Salvatore Turdo di 24 anni e Andrea Miceli di 26, morto poche ore dopo all’ospedale Civico di Palermo. Gli altri feriti hanno 33 e 16 anni. 

Due delle vittime erano cugini: Turdo e Miceli erano infatti i figli di due sorelle. Sembra che Miceli, dopo avere accompagnato la fidanzata in macchina per metterla in salvo, abbia poi raggiunto il cugino, Turdo, per aiutarlo. Invece i due cugini sono stati raggiunti dei colpi di pistola e sono morti a distanza di poche ore. 

Il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, è andato intanto in ospedale per fare visita ai ragazzi rimasti feriti la notte scorsa. "Ci troviamo davanti a una tragedia senza precedenti con vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro. Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani", dice. 

C'è intanto incredulità tra i cittadini di Monreale. Numerosi passano da via D'Acquisto, incuriositi dalle transenne, dalla presenza di carabinieri. "Sono sconvolto, non ho mai visto una cosa così impressionante - dice un pensionato che cammina con il bastone -. Monreale non è il Far west. Erano tutti così giovani, non si può morire così giovani per una rissa. E' grave che quello che ha sparato girasse con una pistola. Ci sono troppe armi in circolazione". Una coppia con una bambina piccola sul passeggino, si ferma, guarda i rilievi sui bossoli, con i cerchi in rosso, e accelera il passo. 

"Bisogna chiedersi da dove arrivano tutte queste armi". "Se non si comincia a usare una linea dura contro questi animali non ne usciremo mai". E ancora: "La follia dilaga, siamo come nel Far west". Sono solo alcuni delle centinaia di commenti che si leggono sui social dopo il triplice omicidio. Un altro scrive: "C'è una gioventù marcia, risse ovunque, baby gang in centro. Diventa pure un problema uscire per strada". Oppure: "La vita di questi giovani spezzata senza motivo. Veramente devastante".