Roma: arriva Arrowsticino, il primo take-away con gli arrosticini alla brace
(Adnkronos) - Gli arrosticini si cucinano rigorosamente alla brace. Partendo da questo assunto nasce - nel cuore di Trastevere - Arrowsticino, il primo take-away con i più noti prodotti abruzzesi. Olive all’ascolana, emblema della contaminazione culinaria del cosiddetto 'Marcuzzo' (il confine tra Marche e Abruzzo), le immancabili salsicce alla brace di maialino nero, il formaggio fritto e naturalmente i famosi arrosticini: il classico di pecora, lo special di fegato e quello di pollo per i palati più delicati. Tutte pietanze servite su stecco per essere gustate durante una passeggiata per le vie del centro storico o comodamente seduti sulle panchine di una delle zone più suggestive di Roma.
“Abbiamo deciso di aprire il primo locale take-away nel cuore della Capitale con una fornacella alimentata a carbone e realizzata su misura, ovviamente, da un artigiano abruzzese. Stiamo parlando di una specie di barbecue, stretto e lungo, dove si possono, e si dovrebbero, cucinare solo ed esclusivamente gli arrosticini. Insomma, è l’unico strumento per non rovinare questo prodotto durante la cottura e renderlo gustoso e fragrante”, spiega Ernesto Di Giovanni, imprenditore e co-fondatore di Arrowsticino.
L’allestimento del locale, il brand, le grafiche e ogni altro aspetto sono stati pensati e ideati per creare un franchising esportabile e replicabile non solo in altre città ma anche all’estero. “Vogliamo raccontare l’Abruzzo e il nostro amore per gli arrosticini in una maniera pop, capace di coniugare tradizione culinaria e innovazione”, aggiunge. Arrowsticino, il cui nome vuole essere un omaggio a uno noto sketch del comico Maccio Capatonda, non è uno street food bensì un laboratorio artigianale a Vicolo del Cinque 30/b, una delle vie più frequentate del quartiere romano Trastevere, all’angolo con la famosa Piazza Trilussa. Insomma, una sfida tutta 'made in Abruzzo' per portare i sapori autentici e cucinati a regola d’arte di questa Regione nella Capitale.