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Premio Pavoncella 2021, Antonella Polimeni Donna dell'Anno

25/08/2021

Premio Pavoncella 2021, Antonella Polimeni Donna dell'Anno

Donne in trincea contro il covid, ma anche spazio al sociale, alla letteratura, alla promozione culturale ed innovazione tecnologica in Rai, all’arte nel ricordo di Lea Mattarella. E riconoscimenti speciali alla Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni ed al Prefetto Maria Luisa Pellizzari, quali Donna dell’Anno e Donna dello Stato per lo Stato. E' la decima edizione del Premio “Pavoncella alla creatività femminile” in programma il 4 settembre 2021, con inizio alle ore 18 nella grande piazza del Comune di Sabaudia. In questi giorni, dopo un meticoloso lavoro di ricerca e di analisi, la Giuria del “Pavoncella” presieduta da Chiara Palazzini, unitamente alla presidente del Premio, Francesca d’Oriano ed al presidente del Comitato scientifico, Michele Guarino, hanno completato l’elenco delle vincitrici di questa decima edizione, che, anche quest'anno, gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio, del presidente della Regione Lazio, della Provincia di Latina, dell’Amministrazione della Città di Sabaudia, dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e di Roma, dell’Associazione no profit, Medicina e Frontiere e dell’Associazione culturale ArteOltre.  

Anna Teresa Palamara, premio per la Ricerca Scientifica 

Un traguardo importante che non sarebbe stato possibile raggiungere senza il supporto del Comune, nella persona del sindaco, Giada Gervasi, e soprattutto del privato. Compagni di viaggio di questa edizione del Pavoncella sono infatti: Intesa Sanpaolo, Terna, Innbiotec, Unaprol, Chopard, Scovaventi, Terre d’Aquesia, Grimaldi Lines e Technocopy Group. In partnership con il Premio, l’Acea. Tra le “eccellenze in rosa” dell’edizione 2021 del Premio figurano tre donne unite da un comune denominatore: la lotta condotta contro il corona virus, ciascuna per le proprie competenze e lo specifico ruolo scientifico, professionale e manageriale. Si tratta di Anna Teresa Palamara, premiata per la Ricerca scientifica; di Silvia De Dominicis, presidente ed amministratore delegato della “Johnson Johnson” Medical spa, premiata quale Donna Manager 2021; di Marta Giovanetti, cui va la borsa di studio per la Ricerca scientifica conferitale dalla Innbiotec. Anna Teresa Palamara, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica della “Sapienza”, è dal luglio scorso, il nuovo Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Una direzione, la sua, considerata strategica nella lotta al covid19 e nell’individuazione delle sue varianti. Silvia De Dominicis, che l’autorevole rivista economica “Forbes” ha recentemente incluso tra le cento donne più influenti del Paese, quale presidente ed amministratore delegato della grande azienda, con sede a Pomezia, si occupa da anni della salute e del benessere delle persone in tutte le fasi della vita. Ed all’insorgere della pandemia non si è fatta trovare impreparata non solo contribuendo alla produzione del vaccino, ma soprattutto impegnandosi a proteggere i suoi dipendenti dal virus, estendendo a tutti lo smart-working, ancor prima che venisse reso obbligatorio.  

Borsa di studio a Marta Giovanetti 

La borsa di studio concessa a Marta Giovanetti, per scelta unanime della Giuria e del Comitato scientifico del Pavoncella, vuole essere un piccolo ma tangibile riconoscimento per questa instancabile ricercatrice che da Marino, la nota località dei Castelli Romani, ha viaggiato nel mondo, acquisendo sul campo, un know-how scientifico di altissimo livello, occupandosi sempre di contrasto ai virus, a cominciare da Ebola. E proprio in virtù delle sue esperienze di virologa non si è sottratta alla sfida del covid19 ed è tornata in Italia, per studiare, insieme al suo Maestro, Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Ricerca e di Statistica Medica ed Epidemiologica Molecolare del Campus Biomedico di Roma, l’origine e l’evoluzione del corona virus e delle sue varianti. Spazio come sempre anche alla Letteratura. Ad imporsi per il Romanzo, è stata Elena Pigozzi con il suo “L’ultima ricamatrice” (Edizioni Piemme). Nella trama del romanzo, come scrive Gaia Gentile nella bella motivazione, l’Autrice-Ricamatrice, “su un ordito di prosa tesse una tela poetica in cui al caos disgregante della vita, contrappone l’abbraccio della tela che protegge e salda i fili spezzati".  

Menzione speciale a Federica Cappelletti 

Nella sezione, spicca la Menzione speciale, per Federica Cappelletti, per “Quanto dura un attimo” (Mondadori), l’autobiografia di Paolo Rossi, scritta a quattro mani con il marito, poco prima della sua improvvisa e dolorosa scomparsa. La storia di un ragazzo che ha sfidato la sorte sino a diventare leggenda, esempio di onestà e pulizia morale per tanti giovani. Il Premio Pavoncella per l’Impegno sociale va invece a Sonia Mascioli che, quale presidente della “Casa delle donne”, associazione tutta al femminile di Amatrice e delle sue Frazioni, ha avuto la forza e la tenacia di trasformare un dolore profondo in una nuova opportunità di vita e di sviluppo per la propria terra martoriata dal terremoto. Nel momento in cui la Rai viene affidata ad una nuova governance e si preannunciano scelte difficili, la Giuria ha voluto premiare una donna, Elena Capparelli, direttrice di Raiplay e Digital, che è nata professionalmente nella Azienda di Stato e che ne ha scalato tutti i gradini. Infine Prisca Baccaille, dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Federica Amuro, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, vincono le borse di studio conferite nel ricordo sempre vivo di Lea Mattarella, che del Premio Pavoncella, fu l’indimenticabile giurata.