Nota stampa
(Adnkronos) - Grande successo, martedì 25 giugno, per la serata dedicata alla presentazione del terzo numero di Articolo 9, la rivista green a cadenza quadrimestrale edita da Editailor, diretta da Paolo Cento e realizzata da OverPress Media. In una splendida location nel centro di Roma, con vista sul Circo Massimo, hanno partecipato alla presentazione ricercatori e divulgatori scientifici, accademici del diritto, del territorio, dell’economia, oltre a politici e personaggi del mondo dello spettacolo. Tra i presenti parlamentari Andrea Casu, Marco Simiani, Massimo Milani, Loredana De Petris, l’ex ministro oggi presidente della Fondazione Univerde e promotore di Ecodigital, Alfonso Pecoraro Scanio, l'Assessore Regionale Giancarlo Righini, il presidente della Commissione speciale Grandi Eventi di Roma Capitale Dario Nanni, il direttore di Confindustria Cisambiente, Lucia Leonessi, Valerio Albertini Rossi, divulgatore scientifico in numerose trasmissioni televisive, oltre a dirigenti e amministratori di aziende pubbliche e private di Roma e del Lazio. «Quando un anno fa - le parole di Loris Talone, editore di Articolo 9 - ci siamo lanciati in questo progetto avevamo in mente di realizzare una rivista che parlasse di ambiente e sostenibilità e di come dovrà cambiare nei prossimi anni il ruolo del mondo imprenditoriale. Vogliamo partecipare al processo di conversione ecologica e del modo di produrre e offrire servizi e veicolare a più gente possibile la nostra idea». «Vogli fare i complimenti ad Articolo 9 - il saluto del presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo - e a Editailor perché ci vuole coraggio per dare vita ad una rivista in questo periodo, soprattutto se rivolta ad un pubblico di nicchia. Come ordine qualche mese fa abbiamo un impegno significativo nel campo del giornalismo ambientale, firmando la carta di Pescasseroli volta a promuovere un giornalismo responsabile e consapevole sull’ambiente, un manifesto etico che contribuisce a valorizzare il patrimonio naturale italiano e invita i giornalisti ad essere più consapevoli della ricaduta che la narrazione giornalistica su questi temi ha sulla sfera pubblica»