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Mariupol, primi civili lasciano acciaieria Azovstal

Mariupol, primi civili lasciano acciaieria Azovstal

(Adnkronos) - Via all'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, l'impianto che a Mariupol è occupata dalle truppe ucraine e assediato dalle forze della Russia. "È iniziata l'evacuazione dei civili dall'impianto Azovstal, a Mariupol. Il primo gruppo di circa 100 persone si sta già dirigendo verso l'area controllata. Domani li incontreremo a Zaporizhzhia. Grato al nostro team! Ora, insieme alle Nazioni Unite, stiamo lavorando all'evacuazione di altri civili dall'impianto", ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E' stata rinviata a domani l'evacuazione da altre zone di Mariupol, inizialmente prevista per il pomeriggio. Lo hanno reso noto fonti della città, secondo cui per ragione di sicurezza l'uscita è stata rinviata a domani mattina alle 8 ora locale, le 7 in Italia. 

Un portavoce dell'Onu aveva confermato l'operazione delle Nazioni Unite per evacuare i civili dall'acciaieria dopo che nelle ore precedenti alcuni funzionari erano arrivati nell'impianto per coordinare l'operazione insieme a Ucraina, Russia e Comitato internazionale della Croce rossa. 

Secondo le news, due gruppi di civili - per un totale di 46 persone - hanno lasciato gli edifici residenziali nei pressi dell'acciaieria Azovstal secondo il ministero della Difesa russo, secondo cui 25 persone sono state evacuate ieri pomeriggio ed altre 21 ieri sera. A tutti sono stati forniti cibo, cure mediche ed una sistemazione. 

Secondo il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, nell'impianto restano ancora un migliaio di civili, alcuni dei quali "sono tra la vita e la morte". 

"Un barlume di speranza" si intravede secondo un consigliere del ministero della Difesa ucraino. "Sono naturalmente piccoli numeri - ha detto Yuri Sak alla Bbc - perché ci sono oltre mille civili ancora intrappolati nell'acciaieria e anche 500 soldati feriti che hanno bisogno di essere evacuati per ricevere la necessaria assistenza medica. La situazione, mentre c'è un barlume di speranza, continua a essere estremamente difficile". 

Secondo Mosca sono 80 le persone, tra cui donne e bambini, uscite dall'impianto. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, secondo cui "grazie all'iniziativa del presidente Vladimir Putin, 80 civili detenuti dai nazionalisti ucraini, tra cui donne e bambini, sono stati salvati dal territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol. Unità delle forze armate russe e della milizia popolare della repubblica di Dontesk hanno aperto un corridoio umanitario per l'evacuazione sicura dei civili e hanno assicurato un regime di cessate il fuoco". 

Lo stesso ministero ha precisato che i civili che "desideravano partire per le aree controllate dal regime di Kiev sono stati consegnati ai rappresentanti delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa".