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Manuel De Giovanni, Massimo Cecchi. Sceb, chirurgia intima uomo: “In ambito sessuale è importate affrontare le problematiche rivolgendosi ad equipe di specialisti”

26/06/2024

Manuel De Giovanni, Massimo Cecchi. Sceb, chirurgia intima uomo: “In ambito sessuale è importate affrontare le problematiche rivolgendosi ad equipe di specialisti”

(Adnkronos) - Salute, Chirurgia Estetica, Benessere: il centro con sedi in Puglia e Toscana è oggi un punto di riferimento per diagnosi e interventi in tema di disfunzione sessuale: “Oggi la chirurgia è in grado di offrire risposte esaustive. Fondamentale la consapevolezza della diagnosi e del percorso da affrontare” 

Lecce, 26 giugno 2024.Il tema della sessualità è da sempre uno fra gli argomenti più delicati, soprattutto in ambito medico. In particolare fra gli uomini, infatti, i problemi di disfunzione finiscono spesso con il coinvolgere la sfera sociale, intaccando anche relazioni e autostima. 

Non è un caso se una simile problematica richieda estrema attenzione e cura nell’essere affrontata. Diventa necessario, dunque, rivolgersi a realtà competenti e specializzate sul tema. Realtà come Sceb, nato su iniziativa del dottor Manuel De Giovanni, con sedi in Puglia e Toscana. Un centro impegnato nel campo della medicina e Chirurgia estetica. 

«Nell’ambito della sessualità – spiega lo stesso De Giovanni, chirurgo generale perfezionato in Chirurgia estetica – la disfunzione erettile è un problema che coinvolge non soltanto gli adulti, ma anche molti giovani. Si tratta di un deficit che ovviamente intacca l’autostima e che richiede una presa di coscienza da parte dell’individuo coinvolto. Una consapevolezza della problematica funzionale che è la sola a permettere una diagnosi e ad aprire la strada a un percorso terapeutico». 

Un percorso che oggi, grazie agli sviluppi della ricerca, offre efficaci soluzioni non solo in ambito farmacologico, ma soprattutto in campo chirurgico. 

«La chirurgia oggi è in grado di dare delle risposte esaustive – prosegue De Giovanni – Ma sul punto c’è un elemento fondamentale da sottolineare: la problematica del deficit erettile non può prescindere dal coinvolgimento di più figure specialistiche come l’urologo, il chirurgo generale ed il chirurgo estetico. Parliamo di un problema che, a prescindere dai risultati che devono essere ottimali sotto il profilo estetico e funzionale, necessita di figure che in equipe siano in grado di fornire adeguate diagnosi e terapia chirurgica». 

Per questo è importante rivolgersi a centri specializzati che inseriscano il paziente in percorso terapeutico multidisciplinare che sappia condurre il paziente nell’analisi e nella cura del problema in modo professionale e trasparente. 

«La trasparenza è un altro punto fondamentale – sottolinea De Giovanni – Il paziente deve conoscere l’esperienza e la professionalità di ciascun componente dell’equipe e gli stessi medici devono spiegare nei minimi dettagli i passaggi da affrontare in un percorso di intervento estremamente delicato». 

Esperienza, lavoro di equipe, competenza e specializzazione. Tutti elementi indispensabili per individuare il giusto centro medico a cui rivolgersi. Ma quali sono gli strumenti più efficaci per risolvere i problemi di disfunzione in ambito sessuale? 

«La disfunzione erettile – spiega da Sceb Massimo Cecchi, specialista in Urologia e Andrologia – può essere risolta chirurgicamente con una protesi peniena idraulica, impiantabile con un intervento breve (in anestesia locale con sedazione) che comporta un’incisione di pochi centimetri in una zona di cui poi non rimarrà traccia. Si tratta di un intervento effettuato in modalità di ricovero day surgery, con dismissione dopo poche ore, permettendo al paziente un recupero quasi immediato delle attitudini lavorative». 

Rispetto all’attività sessuale, invece, lo stesso Cecchi sottolinea l’importanza dell’assistenza post operatoria: 

«Si tratta di un aspetto che noi di Sceb riteniamo fondamentale. Nei giorni immediatamente successivi all’intervento la protesi deve essere gonfiata e sgonfiata per permettere ai tessuti di adattarsi alla presenza del nuovo dispositivo ed è in questa occasione che lo specialista aiuterà il paziente a prendere confidenza con il sistema di gonfiaggio. Passati trenta giorni, lo stesso potrà riprendere la normale attività sessuale, con un vantaggio in termini di sicurezza, dato che tali protesi permettono una durata di erezione soddisfacente per la coppia, consentendo di recuperare autostima e sicurezza nei rapporti sociali». 

Due valori importanti quanto delicati per ogni uomo. Non è un caso, dunque, se centri come Sceb siano diventati oggi dei punti di riferimento per chi voglia affrontare un percorso medico-chirurgico in grado di riportare l’equilibrio e il sereno nella propria intimità. 

www.sceb.it