Maker Faire Rome, Eni ancora protagonista
Eni ancora protagonista a Maker Faire Rome. Si rinnova, per l’ottavo anno consecutivo, la partnership con Innova Camera, l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma che organizza Maker Faire Rome - The European Edition, ospitando la Fiera presso i propri spazi di Roma Ostiense, nell’area dell’ex Gazometro, e permettendo così, per qualche giorno, la visione al pubblico di un sito straordinario.
L'azienda sarà presente con un’istallazione diffusa lungo il percorso espositivo della Fiera, in cui distribuirà i capitoli di una narrazione unica su questo “Perimetro dell’Innovazione”, le sue origini e il suo futuro insieme al racconto del proprio messaggio di trasformazione e della propria strategia di innovazione tecnologica.
Questo luogo è, infatti, simbolico, perché negli stessi spazi in cui la Roma industriale aveva avviato nei primi del Novecento l’estrazione del gas dal carbone per dare energia all’industria e alla città, nasceranno progetti di innovazione tecnologica che contribuiranno agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Un perimetro dell’Innovazione nel cuore di Roma
L’innovazione tecnologica è la chiave di volta per far fronte a una delle sfide più importanti della contemporaneità: garantire a una popolazione mondiale in continua crescita un accesso all’energia equo, sostenibile e affidabile e, allo stesso tempo, contrastare il cambiamento climatico abbattendo le emissioni di anidride carbonica. Ma perché l’innovazione possa “accadere” c’è bisogno di luoghi che possano catalizzarla e trasformarla in concrete iniziative imprenditoriali, come l’area del Gazometro Ostiense.
Quest’area di Roma è stata inserita all’ottavo posto nel 2020 dal Guardian nella classifica dei quartieri più promettenti d’Europa, unico caso italiano. Una superficie complessiva di oltre 12 ettari dove Eni sta procedendo al costante recupero delle aree industriali e alle opere di bonifica. In questo contesto architettonico di storia industriale nasce così un vero e proprio “Perimetro dell’Innovazione”.
Qui è stato già inserito l’headquarter di Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, creata per promuovere la formazione imprenditoriale sostenibile e l’accelerazione di startup con iniziative di business ascrivibili agli ambiti della transizione energetica, della decarbonizzazione e dell’economia circolare. In questo luogo si è insediato di recente anche ZERO, l’acceleratore clean-tech della rete nazionale di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che ci vede già collaborare con CDP Venture, Lventure, ELIS, Acea, Maire Tecnimont e Microsoft.
Ci saranno aree in futuro dedicate allo sviluppo e alla sperimentazione per l’innovazione di Eni nel campo delle nuove energie. Iniziative che potranno essere portate avanti anche con la partecipazione di altre imprese, start up, PMI, università e centri di ricerca.
La transizione energetica è, prima di tutto, una transizione tecnologica
Innovazione tecnologica ed economia circolare, insieme con le competenze, sono le leve strategiche per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che Eni si è data: il raggiungimento della neutralità carbonica di tutti i suoi prodotti e processi al 2050. Dalla continua condivisione fra la ricerca e sviluppo e le diverse aree aziendali emerge, ancora una volta, il ruolo fondamentale che le tecnologie hanno in questa strategia e come la loro applicazione risulti cruciale nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Per offrire ai clienti un mix completo di soluzioni a zero emissioni, infatti, si dovranno sviluppare processi sempre più efficienti assieme a nuove fonti e nuovi vettori energetici.