Ita-Lufthansa, scade termine per consegna del piano di integrazione
(Adnkronos) - Oggi a mezzanotte scadrà il termine per la consegna alla Commissione Europea del piano finale per l'integrazione tra Ita e Lufthansa, in forse per via di disaccordi tra la compagnia tedesca e il Mef sul prezzo. Per l'esecutivo Ue, tuttavia, a quanto si apprende a Bruxelles, non si tratta di una scadenza tassativa: la Dg Concorrenza è più interessata ai rimedi che verranno messi in campo per ovviare agli effetti negativi per la concorrenza dell'integrazione tra le due compagnie che alla tempistica dell'operazione, un aspetto che riguarda più le parti in causa e gli azionisti.
Quindi, la scadenza non è tassativa e, se le parti avranno bisogno di più tempo e richiederanno una proroga, con tempi ragionevoli, può anche darsi che venga concessa: alla Commissione interessa che vengano messi in campo rimedi adeguati, se la fusione dovesse essere portata a termine.
Un mancato accordo tra Lufthansa e il governo italiano sull'acquisizione di Ita "sarebbe grave e sorprendente" secondo una nota diffusa da Altroconsumo. "Era legittimo - si legge nel comunicato - aspettarsi che tutte le opportune valutazioni, compresa la possibilità che i ricavi di Ita potessero diminuire in questi mesi, fossero state previste nel confronto tra le parti e tenute in debita considerazione nella conclusione dell'accordo tra le stesse". La prima preoccupazione espressa dall'organizzazione di consumatori è che ora "le ripercussioni non si traducano in danni per i consumatori sia nel breve sia nel medio periodo, e in ulteriori effetti negativi per il mercato e i contribuenti".
Altroconsumo evidenza le responsabilità che le due parti hanno assunto nel procedere anche formalmente all'accordo nei mesi scorsi e augura "di trovare prima possibile una soluzione che tenga in massima considerazione gli interessi dei viaggiatori che devono avere la certezza che in ogni caso i voli prenotati e le tratte coperte da Ita saranno garantite anche in futuro". Inoltre, Altroconsumo chiede al governo di dare certezze rispetto alla sua capacità di mandare in porto una soluzione con questo acquirente o comunque, di assicurare e dire cosa intende fare nell'ipotesi estrema che non si proceda con esso.