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Israele, manifestazioni vietate e foto ostaggi strappate: tensione nel cuore dell'Europa

Israele, manifestazioni vietate e foto ostaggi strappate: tensione nel cuore dell'Europa

(Adnkronos) - I manifesti con i volti dei bambini rapiti da Hamas strappati dai muri di Londra. I video pubblicati sui social vengono diffusi dai media britannici, tra lo sdegno di chi assiste alle scene e commenta online. "Quando vedi questi personaggi - nel cuore del continente europeo - rimuovere le foto dei bimbi sequestrati da un gruppo terroristico, vuol dire che c'è qualcosa che non va. Disumano, vergognoso, inaccettabile", scrive Matteo Salvini, leader della Lega, su Instagram. 

Nelle ultime ore, le foto con i volti degli uomini, delle donne e dei bambini rapiti sabato dai terroristi di Hamas sono state affisse in molte zone delle principali città europee e non solo. L'idea è nata a New York e si è diffusa a Londra, Berlino, Amsterdam e Madrid, per sensibilizzare le comunità islamiche affinché, a loro volta, facciano pressioni per liberare gli ostaggi in un quadro in cui, dalla direzione opposta, si inseriscono i messaggi di Hamas per una mobilitazione islamica a sostegno di Gaza. 

La tensione è palpabile e scattano anche misure e provvedimenti ad hoc. La Francia ha detto stop stop alle manifestazioni filo-palestinesi. Il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha chiesto ai prefetti di vietarle tutte "perché suscettibili di generare disturbi all'ordine pubblico - ha indicato Darmanin - L'organizzazione di queste manifestazioni vietate deve dar luogo ad arresti". 

Il ministro ha quindi sottolineato che i cittadini "stranieri autori" di eventuali reati "devono vedersi sistematicamente revocato il permesso di soggiorno ed attuata senza indugio la loro espulsione". Darmanin ha infine ricordato la necessità di assicurare "una protezione sistematica e visibile di tutti i luoghi frequentati dai francesi di fede ebraica" a partire da sinagoghe e scuole. 

Anche in Austria, la polizia di Vienna ha vietato una manifestazione pro-palestinese, motivando la decisione con lo slogan 'Dal fiume al mare' usato per pubblicizzare la protesta, ritenuto un appello alla violenza. "Fondamentalmente è questo: 'Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera', uno slogan dell'Olp adottato da Hamas", ha spiegato il capo della polizia della capitale austriaca, Gerhard Puerstl. 

Nel Regno Unito, si discute sull'opportunità di vietare le bandiere della Palestina in manifestazioni che potrebbero trasformarsi in eventi in sostegno al terrorismo. La questione è stata sollevata a Londra, dalla ministra dell'Interno britannica, Suella Braverman che in una lettera inviata ai capi della polizia di Inghilterra e Galles nella quale ha esortato gli agenti a usare "tutta la forza della legge" contro le manifestazioni di sostegno ad Hamas dopo il suo attacco senza precedenti contro Israele. Per Braverman sventolare simboli filo-palestinesi o pro-Hamas e scandire slogan anti-israeliani potrebbero costituire violazioni dell'ordine pubblico.