Governo, Dalla Vecchia (Confindustria Vicenza): "Adesso 5 mesi d'incertezza, a rischio economia e credibilità"
(Adnkronos) - "Adesso ci attendono cinque mesi difficilissimi, d'incertezza, in cui come Paese perderemo tanti soldi, ma anche credibilità e immagine all'estero, che era stata data dal presidente Draghi. Il tutto in una situazione che era già molto difficile per la crisi energetica e il caro materiali. Solo a vedere come stanno andando spread e Borsa... Sono a forte rischio la ripresa economica che si era ricreata e i posti di lavoro ad essa legata". E' l'allarme che lancia, conversando con Adnkronos/Labitalia, Laura Dalla Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza, sugli effetti economici della caduta del governo Draghi.
La leader degli industriali vicentini non usa mezzi termini per definire la giornata di ieri. "C'è sconforto e delusione, siamo molto preoccupati. Ieri la politica romana non ha tenuto conto degli appelli che arrivavano dai territori, dai sindaci, dal tessuto produttivo, e quanto successo avrà effetti molto gravi, specie nella situazione di crisi internazionale che stiamo vivendo. Si sono guardati gli interessi di partito e forse anche personali e non quelli del Paese", ribadisce la numero uno di Confindustria Vicenza.
E la politica locale secondo Dalla Vecchia non potrà fare finta di niente. "Zaia? Non l'ho ancora sentito, ma penso che la politica locale debba prendere le distanze da quanto avvenuto ieri in Parlamento. La politica locale deve essere vicina agli interessi del territorio, mentre ieri, ribadisco, si sono fatti solo gli interessi dei partiti di Roma, e forse anche quelli personali".
Di sicuro, secondo Dalla Vecchia, "Dopo quello che è successo ieri, gli unici che ora ridono sono al Cremlino". Anche perchè, ribadisce l'imprenditrice, "ieri hanno mandato a casa Draghi, l'unico capace di dare credibilità al nostro Paese, l'unico difensore dei nostri valori, di quelli dell'Europa. Siamo molto preoccupati degli effetti di questa scelta, con lo spread che schizzerà in alto e la perdita di immagine per il nostro Paese".
(di Fabio Paluccio)