Via delle Sette Chiese, 144 - 00145 Roma
800 616 191
info.agenti@usarci.it

Disturbi gastrointestinali tra presente e futuro: l’importanza dei postbiotici in una sempre più efficace strategia gestionale

14/10/2022

Disturbi gastrointestinali tra presente e futuro: l’importanza dei postbiotici in una sempre più efficace strategia gestionale

(Adnkronos) - Per la prima volta un Manifesto sintetizza le principali evidenze scientifiche sull’efficacia dei postbiotici nell’evoluzione della cura delle patologie gastrointestinali  

- Si registra una crescente diffusione del 15% nell’ultimo anno del ricorso a strategie gestionali che agiscano favorevolmente sulla sintomatologia, sulla cura e sul generale stato di salute di chi soffre di malattie gastrointestinali 

- I Postbiotici rappresentano una innovativa apertura verso il futuro per la loro efficacia e sicurezza 

Milano, 14 ottobre 2022 – A causa dell’aumentata prevalenza delle malattie gastrointestinali e dei disturbi associati alla disbiosi circa (40% dei pazienti), ed in considerazione del fatto che terapie farmacologiche (antibiotici in primis, ma anche tante altre) causano all’intestino squilibri sia a breve che a lungo termine, il ripristino del benessere intestinale quotidiano rappresenta sempre più un rilevante tema di salute. 

Ed è da questa spinta che nasce il primo “Manifesto sui postbiotici - Dalla natura il futuro della salute”presentato oggi a Milano al Workshop nell’ambito di Spazio Nutrizione, evento congressuale dedicato alla sana nutrizione e corretta integrazione condotto dalla Prof.ssa Hellas Cena, Professore di Dietetica e Nutrizione Clinica e Pro Rettore all’Università degli studi di Pavia e membro dell’Advisory Board che ha validato il documento. 

Il Manifesto è infatti nato dal confronto e validazione di un prestigioso Advisory Board scientifico del quale fanno parte la stessa Prof.ssa Hellas Cena, il Prof. Pietro Campiglia, Professore al Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno e dal Prof. Flavio Caprioli Professore al Dipartimento di Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti all’Università degli Studi di Milano. 

I Postibiotici rappresentano la nuova frontiera dell’integrazione nella gestione di pazienti con disturbi del microbiota, a cominciare da quelli gastrointestinali, ed il Manifesto vuole sinteticamente raccogliere le principali evidenze scientifiche sui benefici di questa nuova classe di integratori.  

I postbiotici sono infatti una nuova categoria di prodotti e svolgono un ruolo importante nel mantenimento della barriera intestinale che rappresenta la prima linea di difesa dell’intestino contro i microrganismi patogeni e le loro tossine. 

Si tratta di una miscela di metaboliti attivi rilasciati da microrganismi selezionati e derivano da un processo di fermentazione controllato e successiva purificazione in modo che non contenga microrganismi vivi, morti o parti di essi ma esclusivamente i prodotti metabolici dei microrganismi stessi. 

I postbiotici sono gli agenti naturali biologicamente attivi prodotti dai probiotici, microorganismi che ingeriamo affinché sintetizzino i postbiotici.Gli integratori postbiotici permettono quindi di avere queste sostanze immediatamente disponibili senza attendere processi di sintesi batterica. 

“Postbiotica è una microimpresa innovativa che da anni svolge attività di ricerca per identificare i meccanismi attraverso i quali il microbiota agisca per aiutare l’organismo a stare bene. Dopo aver identificato i postbiotici come i protagonisti di questa interazione, si è impegnata per mettere a punto una tecnologia innovativa che consentisse di produrli in modo naturale e di isolarli dai batteri originatori, in modo da avere attivi puri, immediatamente efficaci, stabili e sicuri” - afferma Gianpietro Florenzano, CEO di Postbiotica. 

“Oggi siamo molto contenti perché i postbiotici sono finalmente disponibili per le persone che ne possano beneficiare in ambito gastroenterologico e per la stimolazione del sistema immunitario. Ma siamo consapevoli di essere solo all’inizio del percorso ed abbiamo l’ambizione di studiare ancora nuovi postbiotici per aiutare più persone possibili” - riporta la Prof.ssa Maria Rescigno, ricercatrice di fama internazionale, fondatrice di Postbiotica e Direttore Scientifico della stessa. 

“Continuare a far ricerca per identificare ulteriori applicazioni cliniche ed aiutare a star bene una platea sempre più ampia di persone nel mondo è il nostro obbiettivo” - conclude Gianpietro Florenzano. 

Il microbiota intestinale, cioè la popolazione di microrganismi (batteri, funghi, protozoi e virus) che colonizza l’intestino agisce in stretta relazione con il sistema immunitario e i Postbiotici svolgono un ruolo importante proprio sul microbiota intestinale per il ripristino dell’eubiosi, e possono avere così un ruolo nel mantenimento della barriera intestinale oltre ad esercitare attività antinfiammatorie e immunomolulatorie. 

E’ noto infatti che il microbiota ricopra un ruolo cruciale nel mantenimento della salute in malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Chron e la colite ulcerosa, ma un microbiota alterato ha impatto anche su altre patologie: patologie dermatologiche, del sistema cardiovascolare nonché patologie a livello metabolico ed anche genito-urinario. Più recentemente è stata dimostrata l’interazione tra benessere intestinale e quello del sistema nervoso centrale. 

Ecco pertanto che i postbiotici rappresentano un alleato naturale per il benessere di tutto il nostro corpo supportando il sistema immunitario nel contrastare i processi infiammatori, ripristinando l'equilibrio naturale dell'intestino, dell'epidermide, delle mucose e di tanti altri organi e tessuti del nostro corpo.  

Talvolta i postbiotici possono anche essere una valida alternativa ai probiotici.Ad esempio i probiotici dovrebbero essere impiegati con cautela in alcune situazioni di infiammazione a carico dell'intestino. Durante la fase attiva della malattia, infatti, la somministrazione di probiotici potrebbe peggiorare il processo infiammatorio, per cui l’uso è talora sconsigliato (1). È stato invece dimostrato che i mediatori solubili (postbiotici) rilasciati da alcuni di questi batteri possono esercitare effetti antinfiammatori, senza avere effetti collaterali. Pertanto, l’impiego dei postbiotici potrebbe rappresentare un’alternativa efficace e più sicura rispetto alla somministrazione dell’intero batterio probiotico durante la fase infiammatoria acuta della IBD (1). 

Infine, oltre alla loro efficacia, i postbiotici sono molecole naturalmente prodotte dai batteri che compongono il microbiota intestinale (1). Non contengono microrganismi vivi, morti o parti di essi, pertanto risultano adatti a tutti campi di applicazione inclusi quelli in cui l’utilizzo dei batteri è precluso in quanto potenzialmente dannosi. 

Possono essere usati in gravidanza, apportando sia benefici nella regolarità intestinale e il supporto e sviluppo delle difese immunitarie della gestante, e nel periodo successivo dell’allattamento.  

Questo consente anche ai neonati di assumerli dal latte materno senza alcun danno aiutando così a rafforzare la barriera intestinale, proteggersi dalle infezioni e migliorare il metabolismo intestinale (2) Infine è consentita l’assunzione dei postbiotici da parte di bambini sotto i tre anni di età, previa consultazione medica. 

Per informazioni:  

Ufficio Stampa  

Laura Cappelletti – laura.cappelletti@makinglife.it - Cell. + 39. 375 7771011 

Fabio Gabriele - fabio.gabriele@postbiotica.com – Cell. + 39. 3338057826 

Bibliografia 

1. Tsilingiri K et al. Probiotic and postbiotic activity in health and disease: comparison on a novel Laursen MF, et al. Bifidobacterium species associated with breastfeeding produce arpolarised ex-vivo organ culture model. Gut. 2012;61:1007-15. 

2. Bifidobacterium species associated with breastfeeding produce aromatic lactic acids in the infant gut.. Nat Microbiol. 2021; 6:1367-1382.