Caro energia e bollette, Conte: "Disponibilissimi a confronto in Parlamento"
(Adnkronos) - "E' evidente che la campagna elettorale non si può fermare, ma siamo disponibili a trovare soluzioni. Tutti i gruppi parlamentari possono, di comune accordo, all'unanimità, concordare una soluzione". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Zona Bianca su Rete 4, nella puntata in onda questa sera, rispondendo a una domanda sulla proposta di Salvini di trovare subito un accordo sull'intervento da realizzare contro il caro bollette.
"Le soluzioni tecniche sono varie, basta andare in Parlamento, quella è la sede istituzionale, ci si confronterà, con i gruppi parlamentari - ha aggiunto Conte - siamo disponibilissimi. Non è che si ferma la campagna, e ci mettiamo a fare riunioni tra leader. Il Parlamento è la sede dove si elabora la proposta, in dialogo con il governo che ovviamente è ancora in carica".
"Dispiace veramente di arrivare tardi, era tutto scritto, lo diciamo da 6 mesi, ho incontrato Draghi a marzo per questa ragione" ha affermato il presidente del Movimento 5 Stelle, rispondendo a una domanda sul caro bollette e su come intervenire.
"Ho scongiurato Draghi - ha aggiunto - di non destinare un euro in più in quella folle corsa a riarmo, ma di concentrare tutte le risorse finanziarie sul caro energia, che era già evidente, e sull'inflazione. Poi abbiamo continuato a rivendicare misure straordinarie e tempestive: come ci insegna l'esperienza, prima si interviene, e più risorse si risparmiamo, quando si arriva tardi, il danno è fatto".
Dove si potrebbero trovare le risorse per un intervento, "tassare gli extraprofitti è una richiesta che è stata fatta tempestivamente, il problema vero è recuperarli - ha risposto Conte - Mancano 9 miliardi, ho lanciato oggi al Mef, ministero dell'Economia, la richiesta: 'pubblichiamo i dati dell'acconto di giugno vediamo chi ha pagato e chi no'. E' un momento importante anche in una logica di solidarietà. E poi possiamo estendere anche ad altri comparti, penso a quello farmaceutico e assicurativo, che durante la pandemia hanno speculato accumulando profitti ingenti. Una variazione di bilancio ben costruita, frutto di un indirizzo economico strategico specifico, la possiamo reggere. Durante la pandemia abbiamo fatto 5 variazioni di bilancio, al termine dei miei due governi abbiamo lasciato lo spread sotto i 100 punti base", ha concluso Conte.