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Alfredo Cospito, Palazzo Chigi: "Lo Stato non scende a patti con chi minaccia"

Alfredo Cospito, Palazzo Chigi: "Lo Stato non scende a patti con chi minaccia"

(Adnkronos) - "Lo Stato non scende a patti con chi minaccia". È quanto scrive in una nota Palazzo Chigi. "Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici".  

A quanto apprende l'Adnkronos i disordini, provocati ieri a Roma dagli anarchici, saranno al centro di una riunione in settimana del Comitato di analisi strategica antiterrorismo.  

LA BUSTA CON IL PROIETTILE - Una busta con all'interno un proiettile e minacce ai magistrati con riferimenti alla vicenda giudiziario dell'anarchico Alfredo Cospito è stata recapitata al direttore del quotidiano 'Il Tirreno', Luciano Tancredi. Oltre al proiettile, all'interno anche un foglio a quadretti in cui era vergato un messaggio scritto a stampatello: "Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere". Il messaggio recava anche la firma, una 'A' maiuscola. 

Il proiettile, la busta e la lettera sono stati sequestrati dalla polizia di Livorno che ha aperto un'inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio. La notizia è stata diffusa oggi dal giornale. La lettera è arrivata ieri dentro una busta gialla spedita con francobollo nella sede di Livorno del 'Tirreno'. 

PIANTEDOSI - "Esprimo la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che con grande professionalità e spirito di sacrificio fronteggiano, anche in questi giorni ed in queste ore, le dimostrazioni di chi immagina di utilizzare la minaccia e la violenza come metodo di condizionamento delle istituzioni". Lo dichiara il ministro dell'interno Matteo Piantedosi in relazione ai disordini a Roma ad opera di gruppi anarchici. "La mia vicinanza - si legge in una nota - va agli operatori di polizia rimasti feriti ed in particolare all’ispettore della Polizia di Stato che è stato colpito alla testa ed è stato curato con numerosi punti di sutura". Piantedosi aggiunge: "Lo Stato non si lascerà mai intimidire e condizionare da queste azioni del tutto inaccettabili, nella convinzione che nessuna rivendicazione o proposta possa essere presa in considerazione se viene portata avanti col ricorso a questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell’ordine". 

"Il ministro segue in costante contatto con il Capo della Polizia gli episodi di questi giorni - conclude la nota - e svolgerà, in settimana, una disamina degli stessi in un incontro con i vertici e gli esperti degli apparati di sicurezza". 

TAJANI - "Siamo certamente preoccupati, ma abbiamo reagito dall'inizio". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a Mezz'ora in più degli attacchi alle nostre sedi diplomatiche a Barcellona e Berlino attribuiti agli anarchici. "I carabinieri stanno rafforzando la sicurezza in tutte le nostre ambasciate" spiega. 

La rassicurazione del ministro è arrivata dopo che già nei giorni scorsi, prima degli ultimi attacchi, si era deciso un innalzamento dei livelli di sicurezza intorno a tutte le nostre sedi diplomatiche in Spagna e Germania.