Non vi è mai una solo verità, io preferisco quella dei numeri, loro non mentono


Non vi è mai una solo verità, io preferisco quella dei numeri, loro non mentono

Autore: Giovanni Di Pietro

Federagenti, organizzazione sindacale di categoria non firmataria degli ACCORDI ECONOMICI COLLETTIVI che rappresentano il 99% del mondo del lavoro di agente, era convinta (insieme alla coalizione di cui faceva parte) di poter stravincere le elezioni Enasarco (nei loro corridoi si diceva che avrebbe stravinto con il 70% dei voti) e così avere un presidente Enasarco di sua nomina ed avere 11/12 consiglieri nel CDA Enasarco. 

La realtà è molto spesso più dura delle più rosee previsioni e riserva spesso dei sonori ceffoni. Accade così che oltre a non ottenere la maggioranza, si sia ritrovata in minoranza. 

E’ sufficiente analizzare il risultato complessivo dei voti per sapere chi ha effettivamento vinto le elezioni. La coalizione di fare presto di cui faceva parte Federagenti, ha ottenuto in totale 19.938 considerata la lista agenti e lista mandanti, mentre la coalizione attualmente al governo, costituita da: Usarci, Fisascat, Ugl Terziario, Cgil, Uiltucs, Fnaarc, Confindustria, Confcommercio, Confapi e Confartigianato,ha ottenuto 28.896 voti. E questi sono numeri inconfutabili (si potrebbe discutere della assegnazione di 3004 voti di Artenasarco, ma anche escludendo questi restano ugualmente perdenti).

Con questo risultato il nuovo presidente eletto il 4 Gennaio 2021 è Antonello Marzolla, segretario Nazionale USARCI.

 Infatti, l’USARCI, unico sindacato che si occupa esclusivamente degli agenti commerciali e che non aderisce a controparti o ad altre sigle, firmataria di tutti gli AA.EE.C.C, possiamo considerarla senza ombra di smentita, il sindacato che ha ottenuto il maggior numero di voti. Da sola ha ottenuto 9.874 voti, mentre la coalizione avversaria fatta da tre sigle, Federagenti, Fiarc ed Anasf, ha ottenuto in tre, 14.019. Ripartendo i voti, ognuno ha ottenuto 4.673 preferenze. 

 E' evidente come l’Usarci abbia surclassato Federagenti, Anasf e Fiarc. 

Da qui inizia da parte di Federagenti e C. una campagna in cui viene fatta demagogia e vengono travisati i fatti. Secondo quando asserito da questi, in maniera pretestuosa e fantasiosa, l’Enasarco sarebbe impedita a erogare una parte di FIRR a quegli agenti che ne hanno necessità. In pratica si cerca di far intendere che la Fondazione Enasarco abbia difficoltà finanziarie.

La realtà invece, è che i Ministeri vigilanti gli Enti previdenziali non hanno bloccato la delibera, ma si sono limitati a rispondere dopo ben sei mesi, in maniera pretestuosa e strumentale, che le procedure per la concessione del 30% del FIRR agli iscritti che ne farebbero richiesta non poteva essere autorizzata perché, a loro avviso, il CDA era in prorogatio e non potevano essere emanate delibere straordinarie.

E’ l’interpretazione di un funzionario miniteriale; la dottrina è di tutt’altro avviso, fatto ne è che lo stesso TAR ha dato ragione alla Fondazione. Comunque un  ministero che risponde dopo sei mesi è assolutamente intollerabile, qualsiasi sia la motivazione, non si gioca sulla pelle degli agenti.

Anche la ventilata ipotesi di difficoltà finanziarie è falsa, in realtà il bilancio ENASARCO del 2019 si chiude con un avanzo economico in forte crescita pari a 233 milioni, "il migliore dell'ultimo decennio". Lo comunica la Fondazione, sottolineando che il patrimonio sale a quota 7,8 miliardi. Di cui 5,196 miliardi costituiscono il patrimonio della previdenza, pari a 5,18 volte il valore delle pensioni in essere, e 2,392 miliardi il patrimonio del fondo Firr, il trattamento di fine rapporto degli iscritti. 

Tutti in miglioramento i saldi di bilancio principali. In particolare "sono positivi i risultati conseguiti nella gestione istituzionale con un saldo complessivo di +188 milioni, a fronte dell'avanzo di +170 milioni del 2018 e di quello del bilancio tecnico 2017 previsto a +188 milioni. Il saldo della gestione previdenziale (+71 milioni) continua a crescere, con entrate previdenziali che finanziano la spesa per prestazioni".

Le spese di funzionamento diminuiscono dello "1,3%, ma i risparmi realizzati non hanno intaccato l'efficacia dei servizi all'utenza, comunque migliorati, come dimostrano le nuove funzionalità disponibili, sia quelle previste nell'area riservata sia quelle introdotte con la nuova app Enasarco". 

Positivi i risultati nella gestione del patrimonio. I proventi finanziari ordinari lordi "sono passati dai 113 milioni del 2018 agli oltre 154 milioni del 2019. Il saldo finanziario totale pari a 182 milioni, contro i 75 milioni del 2018. Il patrimonio liquido passato dal +5% del 2011 al +48% del 2019, mentre il valore complessivo del patrimonio della fondazione espresso al fair value cresciuto di oltre il 19% rispetto al 2012". 

Bisogna ricordare che Federagenti  è una propugnatrice dell’acquisizione di Enasarco da parte di Inps, quando questo Ente va in crisi dopo aver fatto i conti per il futuro. Infatti, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto previdenziale, ha approvato il bilancio preventivo 2021.

Purtroppo i conti per l’INPS non tornano perché gli esborsi sostenuti per fare fronte all’emergenza Covid 19 pesano sulle casse in maniera pesantissima. Perciò il futuro si presenta alquanto incerto.

La  situazione patrimoniale di INPS di 20 miliardi di euro e le stime per la fine del prossimo esercizio saranno negative per 6,59 miliardi. Una situazione economica da far tremare i polsi, i primi, a non dormire tranquilli, sono gli anziani. Va fatta un’attenta analisi rispetto al tema della sostenibilità e dell’equilibrio del rapporto tra assicurati e pensionati.

L’INPS ha entrate per contributi pari a 229,841 miliardi di euro, mentre le uscite ammontano a 239,120 miliardi di euro. Il saldo 2021, secondo le previsioni, è di meno 9,27 miliardi. Purtroppo la situazione economica è al limite del collasso. 

Voglio sperare che invece di polemizzare e intralciare l’operato del nuovo Presidente, Federagenti insieme alla sua coalizione si responsabilizzi e collabori per un miglior funzionamento del nostro Ente di previdenza ad esclusivo beneficio degli agenti. Fare ostruzionismo, votare no a tutte le delibere, dimostra solo di pensare alle poltrone ed agli investimenti, non a fare gli interessi degli agenti, 

Giovanni Di Pietro