Non si sa se facciano i furbi, al governo, o se l’ignoranza dilagante più del virus impedisca di scrivere un decreto utilizzando la normale lingua italiana. Invece in ogni occasione si crea una confusione non solo inutile ma deleteria.
E l’USARCI scende in campo per ottenere chiarezza sui provvedimenti che riguardano gli agenti di commercio.
“Noi – assicurano – non lasciamo gli Agenti da soli! Per i lavoratori autonomi sono stati previsti 600 euro una tantum per il mese di marzo. Non è certo che gli Agenti di commercio saranno inclusi in questo provvedimento”.
In realtà la consueta ignoranza governativa ha creato confusione anche sul concetto di Una tantum. Che significherebbe “una volta soltanto” ma non si può pretendere che i ministri o i funzionari conoscano il latino. Così l’interpretazione ufficiale governativa pare sia “una volta ogni tanto”. Dunque non solo a marzo ma anche ad aprile e poi si vedrà quanto durerà lo stato d’assedio.
In ogni caso per il sindacato USARCI si tratta di una cifra al più simbolica che non è di certo sufficiente a coprire i danni della grave crisi delle vendite.
“In questo momento critico per l’economia italiana – proseguono all’Usarci – la politica non è in grado di mettere in capo misure sufficienti per dare man forte al popolo delle partite Iva, che prima ancora dello scoppio dell’emergenza sanitaria, lavoravano destreggiandosi fra mille difficoltà”.
Una mancanza ancora più grave se si considera che gli Agenti di Commercio da soli intermediano il 70% del Pil italiano.
Ciò significa che il problema non riguarda solo una Categoria di 230-250 mila persone ma tutto il tessuto produttivo e commerciale del paese che potrebbe trovarsi nei prossimi mesi senza coloro che vendono i loro prodotti, con tutte le ricadute che ne possono conseguire sulle filiere del lavoro.
Le associazioni di Categoria USARCI, Fisascat-CISL e UGL hanno lanciato un Osservatorio per gli Agenti di Commercio per indagare e far fronte con dati, informazioni e richieste alle istituzioni l’emergenza Coronavirus che ha investito ormai tutta la nazione. I numeri che emergono da una prima rilevazione fatta su oltre 10mila unità raccontano bene lo stato di forte stress economico a cui sono sottoposti gli Agenti di Commercio.
Il 94% ritiene di aver perso delle occasioni per chiudere un contratto e oltre la metà dichiara di aver perso tutte le trattative che aveva in corso. A soffrire maggiormente sono soprattutto coloro che servono negozi al dettaglio. Oltre l’80% degli intervistati denuncia un calo netto del volume di affari nel proprio settore e la metà si aspetta un peggioramento della situazione nei prossimi sei mesi.
Dati che ci dicono che una volta finita l’emergenza sanitaria ci sarà una scia lunga di difficoltà economiche.
“Ci rendiamo conto – commenta Antonello Marzolla, segretario generale USARCI – che in un momento di tale emergenza sia difficile pensare a delle misure. Pertanto abbiamo creduto di dover ascoltare prima di tutto gli Agenti. Le misure adottate dal Governo non sono sufficienti. Non coprono le perdite subite dagli Agenti. Non possono essere nient’altro che un sostegno simbolico in attesa di vere misure che possano aiutare a far ripartire questa Categoria che è il vero motore dell’economia italiana”.
Oltre all’indennizzo agli autonomi viene riconosciuta la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi autocertifica di aver registrato nei tre mesi successivi al 21 febbraio 2020 un calo superiore al 33% del proprio fatturato rispetto agli ultimi 90 giorni del 2019. Rinviati al 31 maggio il saldo delle ritenute, l’Iva annuale e mensile, i contributi previdenziali e i versamenti Inail. Il pagamento di questi potrà essere fatto con un’unica soluzione o con la rateizzazione in 5 versamenti. Infine, ai liberi professionisti viene riconosciuto il congedo parentale oppure un voucher per babysitter per chi ha figli fino a 12 anni.
Fonte ElecToMag - Autore Enrico Toselli