Enasarco - Dichiarazione di voto USARCI


Enasarco - Dichiarazione di voto USARCI

Lo scorso 29 novembre si è tenuta l’Assemblea dei Delegati della Fondazione Enasarco. All’ordine del giorno vi era l’approvazione dello scostamento di bilancio 2022 e l’approvazione del bilancio preventivo 2023.

I rappresentanti USARCI hanno espresso voto favorevole. Una decisione non esente da perplessità esplicitate nella dichiarazione di voto messa agli atti dell’Assemblea e qui di seguito riportata.

 

Dichiarazione di voto dell’USARCI Assemblea dei delegati Enasarco del 29 novembre 2022

Approvazione variazione del bilancio 2022 e approvazione bilancio preventivo 2023

Sig. Presidente,
in qualità di capogruppo dei delegati facenti capo all’USARCI, desidero esprimere il nostro pensiero circa le modifiche del bilancio per cui siamo stati chiamati a votare.
Nonostante la magnifica serata trascorsa in quel dei Musei Vaticani, nonostante la bellezza inebriante delle opere e dei luoghi, tutto ciò non ci ha fatto dimenticare lo scopo della nostra missione, la tutela della categoria degli agenti commerciali; è necessario riportare al centro dell’attenzione della Fondazione, con i fatti e non solo a parole, la tutela previdenziale dell’agente. Abbiamo un bilancio che prevede esclusivamente modifiche di spesa al rialzo, nulla che possa essere di supporto alla categoria. Aumentare un po’ di assistenza è come un pannicello caldo ad un malato terminale.
Vi sono tante, troppe situazioni che gridano all’ingiustizia; mi riferisco principalmente alla situazione pensionistica. Oggi l’agente versa un contributo previdenziale altissimo, il 17% sul lordo delle provvigioni, ma di questo contributo, una fetta enorme, circa il 20%, viene decurtato come contributo di solidarietà. Ciò doveva rappresentare un contributo temporaneo, utile a far raggiungere la sostenibilità del fondo a causa della legge Fornero. Ma questa temporaneità si è rivelata come quella delle accise sulla benzina, eterne. Oggi l’agente versa 100 per riottenere dopo anni, seppure con la rivalutazione, un importo inferiore a ciò che ha versato. Ciò è inconcepibile per un ente previdenziale integrativo. Occorre porre dei correttivi immediati a tutto ciò.
Che dire poi dei contributi omessi dalle mandanti? Non sempre l’ente può intervenire o recuperare i contributi, così l’agente è doppiamente castigato, ha versato la sua quota ma non gli viene riconosciuto alcunché, spesso perdendo addirittura il diritto alla pensione. Occorre da subito intervenire per modificare questa ingiustizia sociale, occorre almeno riconoscere un contributo figurativo per il periodo di omesso versamento, ma ancora di più occorre costituire un fondo di garanzia che possa dare certezza all’agente sui versamenti effettuati. Mi fermo qui per quanto riguarda la previdenza anche se sono ancora tante le storture, tutte a svantaggio della categoria. Voglio porre alla sua attenzione ed a quella di tutto il CDA, la scarsa, anzi inesistente informativa in cui è tenuto il Consiglio dei Delegati. Il Consiglio non conosce né quando né cosa il CDA deliberi, il Repository dei delegati è praticamente vuoto, le uniche informazioni provengono dall’esterno, dalla stampa o dal sito Enasarco. Penso che meritiamo, come delegati, un maggior rispetto, penso che abbiamo il diritto ad una maggiore partecipazione ed informazione. Già nelle passate consigliature proprio il suo gruppo, sig. Presidente, lamentava la scarsa considerazione in cui il consiglio era tenuto, nulla è cambiato, anzi, è peggiorato. Persino le consulenze esterne, oggetto di grande disappunto da parte del Vs gruppo, oggi vengono usate con disinvoltura e notiamo un aumento considerevole di questo strumento che aggrava ulteriormente il bilancio dell’ENTE. Occorre, anzi è necessario provvedere alla modifica dello statuto, ed in questo devono avere privilegio le parti sociali, anch’esse dimenticate da questa consigliatura non essendo mai state convocate.
Sig. Presidente, nonostante non siamo per nulla soddisfatti dell’andamento della Fondazione, e della sua gestione, vogliamo concedere, ancora una volta, fiducia, con la speranza che da subito si affrontino le problematiche elencate.
Per questo motivo e con questa speranza, dichiaro il voto favorevole dei delegati USARCI.
Giovanni Di Pietro