Variante Omicron buca due dosi Pfizer, lo studio


Variante Omicron buca due dosi Pfizer, lo studio

Contro la variante Omicron del coronavirus la capacità di neutralizzazione delle due dosi di vaccino anti Covid a mRna di Pfizer /BioNTech risulta compromessa, ma la dose booster ripristina "una potente attività neutralizzante". Il nuovo mutante mostra anche una significativa "resistenza a diversi anticorpi monoclonali in uso a livello clinico". E' quanto emerge da uno studio condotto dall'università di Colonia con altri atenei tedeschi, sottoposto a peer-review e accettato per la pubblicazione su 'Nature Medicine'.  

Nel lavoro messo subito a disposizione in versione prestampa si riportano i risultati dei test condotti dagli autori che hanno voluto esplorare il potenziale di evasione immunitaria che caratterizza la variante. Sono stati sondati i sieri di vaccinati e di convalescenti, ed è stata valutata anche l'attività dei monoclonali. Gli scienziati riportano una "quasi completa mancanza di attività neutralizzante contro Omicron nei sieri dei vaccinati e dei convalescenti". Tuttavia, aggiungono, "i richiami del vaccino a mRna" in entrambi i casi "hanno determinato un aumento significativo dell'attività di neutralizzazione contro Omicron. Lo studio dimostra quindi che i booster possono essere fondamentali per la risposta immunitaria umorale" verso il mutante. 

L'analisi è stata fatta a 5 mesi dal ciclo vaccinale primario e un mese dopo il booster. Dopo 2 dosi di vaccino Pfizer/BioNTech, l'attività neutralizzante contro il virus originario era diminuita di 4 volte nel periodo di 5 mesi (da 546 a 139) ed è fortemente aumentata con il richiamo. Contro Omicron "solo il 30-37% dei campioni mostrava una neutralizzazione rilevabile". Tuttavia, l'attività neutralizzante per Omicron è aumentata di oltre 100 volte dopo la dose di richiamo (raggiungendo quota 1.195 nell'indicatore utilizzato per misurarla), ed era rilevabile in tutti i 30 partecipanti analizzati (100%).  

Questa attività di neutralizzazione del siero contro Omicron in seguito all'immunizzazione di richiamo era "persino superiore ai titoli neutralizzanti" ottenuti contro il virus originario Wu01 dopo 2 dosi.  

Per quanto riguarda i guariti, subito dopo l'infezione, l'attività neutralizzante contro il virus originario era variabile da 37 a 11.008, (il valore calcolato dagli scienziati era 494 ed è diminuito a 93 dopo 12 mesi). Dopo una singola dose di vaccino si è avuto un forte aumento dell'attività neutralizzante (7.997 contro Wu01). Nessuna neutralizzazione o solo una debole risposta contro Omicron a una mediana di 12 mesi dopo l'infezione da Sars-CoV-2, ma una dose di vaccino ha indotto un forte aumento della risposta (da 8 a 1.549 un mese dopo l'iniezione). 

Quanto ai monoclonali l'attività neutralizzante contro la variante Omicron è stata abolita in 7 anticorpi su 9. E questo, concludono gli autori, "può limitare le opzioni di trattamento per Covid-19 indotto da Omicron".