Usa, Trump: "Martedì mi arresteranno, riprendiamoci il Paese"


Usa, Trump: "Martedì mi arresteranno, riprendiamoci il Paese"

(Adnkronos) - L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump prevede di essere arrestato martedì e lo fa citando quelle che definisce ''fughe di notizie illegali dal corrotto ufficio del procuratore di Manhattan''. Una previsione alla quale, sul social Truth che ha creato come alternativa a Twitter, Trump fa seguire un appello: ''Manifestiamo, riprendiamoci il Paese''. 

Il caso a cui fa riferimento Trump, e per il quale scrive ''mi arresteranno questo martedì'', è quello relativo al presunto pagamento di 130mila dollari all'ex pornostar Stormy Daniels per comprarne il silenzio sulla loro passata relazione. 

Il post di Trump, che riporta alla mente i suoi appelli prima dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, ha sorpreso i collaboratori dell'ex presidente, scrive il Washington post. Da giorni i consiglieri e gli avvocati dell'ex presidente si aspettano una sua incriminazione, ma il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha detto questa mattina che non è giunta alcuna notifica formale e che i sostenitori del tycoon sono invitati a partecipare al suo comizio della settimana prossima in Texas. 

Susan Necheless, una degli avvocati di Trump, ha detto che l'ex presidente potrebbe aver preso l'informazione del presunto arresto di martedì dai media, dopo che sono uscite ieri notizie di riunioni la settimana prossima delle forze dell'ordine sulla sicurezza in caso di incriminazione dell'ex presidente. Anche gli agenti del Secret Service, che assicurano la sicurezza di tutti gli ex presidenti, appaiono sorpresi.  

La loro aspettativa è che l'ufficio del procuratore distrettuale intenda negoziare con i legali di Trump i termini entro i quali l'ex presidente potrebbe consegnarsi volontariamente in caso di incriminazione. E che in questo caso il Secret Service sarebbe subito avvertito. Ma finora non vi è stata nessuna notifica, secondo fonti ben informate. 

Un'eventuale incriminazione di Trump sarebbe un evento senza precedenti. Un ex presidente, sotto inchiesta per la gestione di documenti riservati e l'assalto al 6 gennaio, che viene incriminato per un pagamento di 130mila ad una ex pornostar per tacere su una loro presunta relazione.