Il Covid incombe ancora sulle vacanze italiane tanto che la ripresa del turismo é tutta 'luci e ombre'. A ritenere infatti "in alto mare" la ripartenza del settore sono gli analisti dell'Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Sgw che analizzando i dati sulla fiducia dei viaggiatori italiani nel mese di luglio hanno registrato un'assenza di turisti stranieri, soprattutto per i flussi intercontinentali, ma anche pochi europei in movimento per le vacanze. E non solo. Anche gli italiani sembrano riprogrammare al ribasso le loro ferie, posticipano le scelte di vacanza e, quel che è peggio, tendendo anche a disdire le prenotazioni. Ma segnalare un po' di 'luce infondo al tunnel' é invece il movimento di turisti nel prossimo fine settimana - di fatto il primo weekend di agosto - in cui Cst per Assoturismo stima un fatturato di 800 milioni di euro per le imprese della filiera del turismo.
Stando al Cst per Assoturismo, le località marine ed i laghi saranno le destinazioni più gettonate e lievi miglioramenti si prevedono per le città d’arte. Segnali di vita, insomma, per il turismo in un fine settimana che rappresenta l’ultimo prima del green pass ed in cui si prevedono 7 milioni circa di pernottamenti, oltre un milione in più di quelli registrati nel corrispondente fine settimana di agosto dello scorso anno, per un fatturato di 800 milioni di euro per le imprese della filiera del turismo. Le stime del Cst per Assoturismo sono state realizzate sulla base dei risultati ottenuti attraverso l’analisi della disponibilità ricettiva sui principali portali delle Olta, che ha rilevato la saturazione dell’Offerta Ricettiva Nazionale Disponibile Online per il prossimo fine settimana.
Non è certo una ripresa "risolutiva del settore" ma, rilevano da Assoturismo, la voglia di viaggiare, il progressivo miglioramento della copertura vaccinale e il meteo caldo stanno spingendo il mercato di agosto. Complessivamente per questo fine settimana tra il 30 luglio ed il 1° agosto si dovrebbe registrare un tasso di occupazione dell’83% dell’offerta disponibile sui portali. I flussi dei turisti saranno però più consistenti verso le località dei laghi e di mare, (tassi di occupazione oltre il 90%), mentre un minor dinamismo delle prenotazioni è stato rilevato per le località termali (59.5%). Ma i segnali non vanno tutti in questa direzione.
Per l'Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Sgw, infatti se gli italiani pronti a partire sono 17 milioni, il 34% di questi, pari a 5,8 milioni, dichiara di avere già disdetto almeno una delle prenotazioni di servizi turistici fatte in precedenza e, del restante 66%, quasi un terzo è pronto a disdire quanto prenotato, se gli indici epidemiologici peggiorassero. In sintesi, se già quest’anno mancavano all’appello 8 milioni di vacanzieri estivi rispetto ai numeri degli italiani ante pandemia, se ne aggiungono potenzialmente altri 8 milioni in meno.
E se agosto mantiene accesa una fiammella di speranza, dopo un giugno 'flop' anche luglio per Confcommercio "si chiude ben al di sotto delle aspettative, con il 9% degli intervistati che ha scelto questo mese per vacanze di 3-7 giorni e il 13% per vacanze di oltre 1 settimana. Previsioni al ribasso arrivano da Confturismo-Confcommercio e Sgw anche per agosto, soprattutto come mese per le ferie di oltre 7 giorni, passando dal 33% al 28% delle preferenze; mentre resta per ora in auge settembre, soprattutto per short break di 1 o 2 notti al massimo. Quindi gli italiani, rispetto a quanto emergeva a maggio, stanno posticipando le previsioni di partenza ed accorciando la lunghezza dei viaggi.
A fare paura é l’effetto della 'variante Delta' più che le nuove regole sull’adozione del certificato verde digitale sulle quali gli intervistati di Confturismo-Confcommercio si dichiarano d’accordo nel 79% dei casi, anche se la rilevazione si è chiusa il 20 luglio, quindi 3 giorni prima dell’uscita del relativo decreto. A soffrire più di tutte sono le mete estere. Resistono Spagna, Grecia e Francia ma nove italiani su dieci optano per vacanze domestiche, il valore più alto mai registrato in 5 anni di rilevazioni. Puglia, Sicilia e Toscana restano in vetta alle preferenze, insieme alle classiche mete di Veneto, Emilia Romagna e Liguria, per una vacanza che per il 60% degli italiani, almeno nelle aspettative del momento, è dedicata al mare.