(Adnkronos) - “Una volta definito un budget iniziale, il mio metodo rende ogni scommessa un rischio calcolato, attraverso una gestione oculata del bankroll, cioè il budget a disposizione. Sebbene si tratti di betting, il processo è molto più simile al trading”, spiega Francesco Bove, tipster 23enne popolarissimo sui social network.
Milano, 04/04/2022 – Le scommesse sportive sono un’abitudine consolidata per una larga fetta degli italiani. Agimeg (Agenzia giornalistica sul mercato del gioco) fa sapere che nel primo bimestre del 2022 la spesa in agenzia è stata pari a 164,8 milioni di euro, 55,1 milioni di euro quella per le scommesse virtuali sempre in agenzia. Nelle piattaforme online invece sono stati spesi 122,1 milioni di euro nel solo mese di febbraio; a spartirsi il podio sono Lottomatica, Snaitech e Sisal. Non stupisce dunque il fatto che sia nata una vera e propria figura professionale, il tipster, che studia i dati al fine di dare consigli mirati agli scommettitori, incassando a sua volta un’entrata extra sotto forma di abbonamento oppure di un sistema di affiliazione stipulato con i bookmaker.
Ha scelto questa seconda formula Francesco Bove, 23 enne di Nocera Inferiore, scommettitore professionista molto seguito sui social network; il suo canale Telegram, Bover, è popolato da una community di oltre 56mila persone. Il suo metodo si distingue perché affronta il betting con una mentalità da trading, senza disperdere denaro ed energie a caccia della vincita sul breve periodo ma cercando di raggiungere un bilancio positivo nel medio-lungo periodo, tra i 6 e i 12 mesi. “Ho ideato un metodo che fa diventare le scommesse una fonte di guadagno sostenibile”, spiega Francesco Bove. “Il mio approccio si basa sulla gestione oculata del bankroll, cioè il capitale che un giocatore ha a disposizione per giocare. Lo calcolo tenendo in considerazione budget, max stake (l'importo disponibile per singolo investimento) e probabilità di vincita. In questo modo riesco a calcolare la sostenibilità e le disponibilità destinabili alla singola scommessa, alla singola puntata, da parte di ognuno. La gestione del bankroll rende ogni scommessa un rischio calcolato, che tiene sempre sotto controllo il budget e che porta a scommettere solo in quei casi in cui numeri e probabilità giocano a nostro favore”.
Imparare a gestire il proprio budget in modo ragionato è il primo passo per tenersi alla larga dalla ludopatia, una dipendenza patologia che – secondo gli ultimi dati disponibili – colpisce oltre 1,3 milioni di italiani, di cui appena 12mila (poco meno del 10%) hanno intrapreso un percorso di cura. “Una delle principali ragioni per cui desidero condividere il mio metodo è dare il mio contributo contro la piaga della ludopatia”, chiarisce Francesco Bove. “Decisioni e rischi calcolati e focus sul guadagno a medio-lungo termine sono il miglior antidoto a questo grave problema. La soluzione è un percorso da rendere felice studiando calcoli e statistiche, approfondendo le varie possibilità e cercando le migliori condizioni per fare solo le puntate che ha senso fare”.
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