(Adnkronos) - Durante l’Ottobre Rosa che si è da poco concluso MioDottore ha svolto un’indagine per comprendere quanto le donne conoscano le nozioni base circa la prevenzione legate ai tumori femminili. Cresce il livello di informazione ma lo screening è ancora troppo basso.
Roma, 14 novembre 2024 – MioDottore, piattaforma leader in Italia e a livello globale per la prenotazione online di visite mediche e esami diagnostici, parte del gruppo DocPlanner, rende pubblici i risultati di una breve indagine condotta su un campione di oltre 10.000 persone attraverso l'app del marketplace, durante lo scorso ottobre, periodo nel quale si organizzano campagne di sensibilizzazione per informare sull'importanza della diagnosi precoce dei tumori femminili. I dati raccolti forniscono una panoramica circa il grado di conoscenza che le donne hanno sulle indicazioni di base relative alla prevenzione di questo tipo di patologie.
Tumore al seno: la diagnosi precoce è chiara, ma la sopravvivenza genera incertezze
Il carcinoma mammario è il tumore femminile più frequente e rappresenta il 30% delle forme tumorali che colpisce le donne, inoltre, la sopravvivenza è strettamente correlata alla diagnosi precoce. La fase preventiva dunque gioca un ruolo primario. Qual è il percorso da seguire? La combinazione dell’autopalpazione del seno fatta in modo regolare e il sottoporsi periodicamente all’ecografia del seno e/o mammografia. Questo iter è chiaro per l’86% del pubblico femminile che ha partecipato al sondaggio, con un picco che supera il 93% nelle donne intervistate under 35.
Una diversa risposta è stata registrata, invece, in occasione del quesito dedicato alla conoscenza del dato circa la percentuale della sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi che si attesta al 88%. Solo il 30% della media del campione consultato ha saputo dare una risposta corretta. Dai risultati ottenuti è emerso, inoltre, che le donne in età più matura hanno una visione più rosa del superamento della malattia dopo il quinquennio che secondo il loro parere si attesta al 95%.
Pap Test: le giovani sono più informate sull’inizio degli screening
La campagna di prevenzione incoraggia il pubblico femminile a sottoporsi regolarmente agli esami di screening, tra questi anche il Pap Test, strumento fondamentale per la prevenzione dei tumori della cervice uterina che ogni anno in Italia registra circa 2.500 nuovi casi diagnosticati ed è la nona neoplasia per incidenza nel genere femminile*. Ma a quale età è consigliabile cominciare a sottoporsi al test? Dai risultati emersi dallo studio di MioDottore, solo il 23% delle intervistate ha saputo rispondere correttamente alla domanda, ossia “a partire dai 25 anni”. Oltre il 50% delle donne nella fascia di età compresa tra i 18 e 25 anni ha dato la risposta esatta, percentuale che diminuisce sensibilmente mano a mano che si sale con l’età.
Ecografia transvaginale: cresce la consapevolezza delle donne sui vantaggi diagnostici
Oltre al Pap Test e ai controlli senologici, l’ecografia transvaginale è un altro strumento specifico diagnostico in aiuto alla prevenzione della sfera femminile utile ad esplorare la cavità pelvica. Cosa ne sanno le donne di questo esame? Alla domanda “quali patologie possono essere individuate attraverso l'ecografia transvaginale?” Il 91% delle intervistate ha saputo dare la corretta risposta ovvero che questo tipo di strumento è soprattutto utile per individuare fibromi e cisti ovariche con un picco dei oltre il 96% registrato nelle donne più giovani (under 25) coinvolte nell’indagine.
Effettuare controlli preventivi in modo tempestivo è fondamentale
Nonostante le campagne di prevenzione e una discreta consapevolezza emersa dal sondaggio, solo il 56% delle donne italiane si sottopone regolarmente ai controlli consigliati. Inoltre, dall’indagine si evidenzia che il pubblico femminile più giovane sembra essere più informato circa questi temi rispetto alle donne over 50.
*Fonte: Fondazione AIRC e Istituto Oncologico Veneto
Informazioni su MioDottore
MioDottore fa parte del Gruppo DocPlanner ed è la piattaforma leader in Italia dedicata alla sanità privata che connette i pazienti con medici specialisti, medici di medicina generale, centri medici e ospedali come IEO, Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Raffaele, Ospedale Israelitico, Gruppo Mantova Salus, Gruppo GVM e Gruppo PSH. MioDottore offre ai pazienti uno spazio dove prenotare online visite mediche con medici specialisti e medici di medicina generale e recensire lo specialista più adatto alle proprie esigenze. Allo stesso tempo fornisce ai professionisti sanitari e ai centri medici utili strumenti per gestire il flusso di pazienti, migliorare l'efficienza e la propria presenza online e acquisire nuovi pazienti. Arrivato in Italia nel novembre 2015, ha già registrato numeri record con 2,5 milioni di prenotazioni al mese, oltre 8 milioni di visite mensili al portale e 300.000 dottori disponibili sulla piattaforma. Sono parte di MioDottore anche il CRM TuoTempo, che permette a cliniche, ospedali, ambulatori e studi medici di gestire interamente il percorso digitale del paziente, e GIPO il software gestionale per strutture mediche n. 1 in Italia, che ad oggi gestisce oltre 2.500 centri medici. Il Gruppo DocPlanner attualmente serve 90 milioni di pazienti e gestisce 18 milioni di prenotazioni ogni mese. Conta oltre 2 milioni di professionisti e circa 12 milioni di recensioni sui suoi siti in 13 paesi. L’azienda, fondata nel 2012 in Polonia, ad oggi si avvale di un team di 2.200 persone con sedi a Varsavia, Barcellona, Istanbul, Roma, Città del Messico, Monaco, Bologna e Curitiba.
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