(Adnkronos) - Il titolare della storica agenzia funebre del capoluogo della Sardegna lancia l’allarme sulla mancanza di soluzioni adeguate per adempiere ai servizi cimiteriali
cagliari, 3 ottobre 2024.Spazi ridotti e spesso difficilmente accessibili dai parenti dei defunti, crescente bisogno di nuove tumulazioni e inumazioni, concessioni in scadenza: il cimitero San Michele di Cagliari vive un momento di forte difficoltà dovuta all’annosa questione dell’individuazione di una nuova area cimiteriale all’interno dei confini cittadini, ciò è causa di una seria difficoltà gestionale che necessita un celere riordino, divenuto oramai di fondamentale importanza per dare dignità ai cari estinti e alle persone che sono state a loro vicine in vita. “Lungaggini amministrative hanno portato il cimitero di Cagliari ad una situazione già riscontrata presso i cimiteri di altre popolose città, a cui è necessario trovare immediato rimedio”, ragiona Oder Melis, titolare nel capoluogo isolano di Onoranze Funebri Salvatore Melis. Negli ultimi mesi, come spiegato dal responsabile dell’agenzia funebre cagliaritana, gli operatori del settore hanno avuto evidenti difficoltà nel rispondere adeguatamente alle richieste della clientela e alle esigenze di carattere cimiteriale. Di fatto, i pochi spazi esistenti sia nei loculi che nella nuda terra hanno portato al paradosso di non poter accedere agevolmente alle tombe dei cari defunti, con conseguenze marcatamente complicate per chi non può deambulare agevolmente, specie i soggetti anziani o in sedia a rotelle. “La parte di cimitero dedicata alle inumazioni, ovvero alle sepolture a terra, vede poca distanza tra una sepoltura e l’altra, con la spiacevole realtà che denota poco spazio di manovra per i cari che vanno a trovare i propri defunti”, segnala Oder Melis. Per far fronte alle nuove esigenze, il Comune di Cagliari ha avviato un processo di esumazione e estumulazione delle concessioni scadute. Per questo motivo, attraverso le pagine istituzionali e gli organi di stampa locali, la popolazione è stata avvisata di quanto avverrà laddove nessun parente reclamasse il rinnovo delle concessioni. “È un passaggio decisivo che porterà ad una gestione maggiormente pratica di inumazioni e tumulazioni”, nota il titolare di Onoranze Funebri Salvatore Melis. Vista la forte esigenza di spazi, come già avvenuto in altre città, i tempi possono essere ridotti ulteriormente per le estumulazioni che non trovano richieste di prolungamento del loculo. “La normativa — aggiunge Oder Melis — prevede che il cofano interessato all’estumulazione sia inumato per un periodo di 5 anni affinché avvenga il processo naturale di mineralizzazione per la decomposizione totale del corpo del defunto. Date le nuove esigenze, senza la presenza di pareti ancora in vita, si potrebbe procedere direttamente alla cremazione dei resti e successiva tumulazione delle ceneri negli spazi comuni, consentendo un più efficiente e decoroso utilizzo delle aree destinate all’inumazione”.
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