Il regista britannico Roger Michell, narratore di storie d'amore che ha ottenuto il grande successo con il film romantico "Notting Hill" (1999), è morto all'età di 65 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia, senza rivelare il luogo e la causa del decesso.
Dopo una lunga gavetta come aiuto e regista teatrale e alcuni film per il piccolo e grande schermo, Michell trovò la consacrazione con la pellicola romantica "Notting Hill" (1999) con Julia Roberts, Hugh Grant, Rhys Ifans e Hugh Bonneville. Michell, che è autore della sceneggiatura con Richard Curtis, dirige le star più in voga del momento nell'impossibile storia d'amore fra un libraio (William Thacker) e una delle attrici americane più note al mondo (Anna Scott).
Gli venne anche affidata la regia di "Il mandolino del capitano Corelli" (2001), ma un attacco cardiaco lo costrinse a rinunciare e il film fu offerto a John Madden. Michell tornò ben presto alla regia con "Ipotesi di reato" (2002), con Ben Affleck e Samuel L. Jackson. Deluso da Hollywood, Michell tornò a Londra per dirigere "The Mother" (2003), un dramma sulla desolazione famigliare, seguito da "L'amore fatale" (2004), tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan, e "Venus" (2006) con Peter O'Toole. "Il buongiorno del mattino" (2010) con Harrison Ford ha segnato il ritorno di Michell in America. Due anni dopo gira "A Royal Weekend", con Bill Murray nei panni di Roosevelt. Tra i suoi film più recenti "Rachel" (2017), "Blackbird - L'ultimo abbraccio" e (2019) e "The Duke" (2020).
Nato a Pretoria, in Sudafrica, il 5 giugno 1956, Michell trascorre l'infanzia tra Beirut, Damasco e Praga, seguendo il padre nel suo lavoro diplomatico. Educato al Clifton College, studia poi all'Università di Cambridge e vince il prestigioso Royal Shakespear Company Buzz Goodbody Award per i suoi primi passi nella regia. Laureato nel 1977, si sposta a Londra ed entra nello staff del Royal Court Theatre e diventa l'aiuto regista di noti drammaturghi come John Osborne e Samuel Beckett e di Danny Boyle. Nel 1979 lascia il Royal Court Theatre e diventa sceneggiatore e regista di progetti tutti suoi: scrive, ad esempio, "Private Dick", commedia che vince il Fringe First Award e che debutta a Londra con Robert Powell nelle vesti di Philip Marlowe. Nel 1985 si unisce alla Royal Shakespeare Company dove rimane per sei anni come assistente regista e regista di "Some Americans Abroad" che verrà rappresentata a Broadway nel 1990. La Bbc gli offre l'opportunità di passare al piccolo schermo firmando le miniserie "Downtown Lagos" (1992) e "The Buddha of Suburbia" (1993, che è un adattamento dell'autobiografia dello scrittore Hanif Kureishi) con Naveen Andrews, nonché qualche episodio di "Omnibus" (1995).
Folgorato dal romanzo di "Persuasione" di Jane Austen, Michell decide di adattarlo sul grande schermo in un film omonimo del 1995, vincendo 5 premi Bafta. Gira poi "My Night with Reg" (1996), seguito da Titanic Town (1998) che vince il Premio Ecumenico della Giuria a Locarno. Nel 1999 la conquista di Hollywood con "Notting Hill".
Michell è stato posato con l'attrice Kate Buffery, da cui ha divorziato nel 2002, dopo la nascita dei suoi due figli: l'attrice Rosie Michell e l'attore e cantautore Harry Michell. Attualmente era legato all'attrice Anna Maxwell Martin, dalla quale ha avuto due figli.