Meloni a Berlino da Scholz. Premier al G20: "Russia può riportare la pace ritirandosi"


Meloni a Berlino da Scholz. Premier al G20: "Russia può riportare la pace ritirandosi"

(Adnkronos) - La Russia potrebbe in ogni momento facilmente riportare la pace, ritirandosi dai territori illegalmente occupati in Ucraina. E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in videocollegamento per il vertice virtuale del G20 a cui ha partecipato anche il presidente russo Vladimir Putin. Putin, ha proseguito Meloni, ha partecipato al G20 "intanto perché era facile farlo in video conferenza non muovendosi da Mosca, e poi perché credo che fosse per lui un'occasione di visibilità politica" per "fare propaganda". 

Italia e Germania condividono "la stessa posizione" sul conflitto russo-ucraino, basata su un "pieno sostegno" a Kiev. La presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di proseguire con "l'assistenza" all'Ucraina "a 360 gradi". Per Meloni occorre puntare sulla ricostruzione del Paese di Volodymyr Zelensky per "scommettere sul futuro europeo". 

Tra gli applausi delle delegazioni ministeriali presenti, la premier Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno firmato il Piano d'azione per il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Germania. L'intesa è stata siglata presso la Cancelleria federale tedesca. Quella di oggi è "una giornata importante" perché la cooperazione tra i due Paesi "fa un importante salto in avanti", ha detto la premier Meloni, illustrando i contenuti del Piano d'azione siglato da Italia e Germania. L'accordo, ha sottolineato la premier, "consolida" la cooperazione tra i due Paesi e rappresenta "un'ottima notizia per l'Europa". 

Tre i concetti, espressi dalla premier Giorgia Meloni, sul conflitto Israele-Hamas: ferma condanna di Hamas per "l'ignobile e sanguinario" assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, diritto all'autodifesa di Israele e convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati.  

Con la Germania, dice la presidente del Consiglio Meloni, "condividiamo la necessità che vada implementato il lavoro relativo a un cambio di visione all'interno della Ue" per cui "l'unico modo per risolvere efficacemente la questione migratoria è lavorare sulla dimensione esterna e lavorare anche in modo diverso con i Paesi africani, un lavoro che abbiamo cominciato a fare in questi mesi e che bisogna continuare a portare avanti". "Nell'attuale contesto geopolitico il ruolo dell'Africa è fondamentale, dobbiamo ricostruire una cooperazione che non sia predatoria e aiutare le nazioni del continente a vivere meglio delle grandi risorse che hanno". "L'unico modo per favorire una seria migrazione legale è combattere l'immigrazione illegale e le mafie che fanno i soldi sull'immigrazione illegale".  

L'accordo tra Italia e Albania sulla gestione dei flussi migratori, dice la premier Meloni, "è una cornice che poi va messa a terra con le norme necessarie". "Penso sia un accordo innovativo, che rispetta pienamente le regole, anche quelle europee, e che può rappresentare un modo diverso per cooperare con i Paesi terzi". "Il fatto che" l'accordo con l'Albania "possa essere replicato, penso dipenda da come riusciremo a metterlo a terra" e Italia e Albania "faranno tutto il necessario perché possa essere un accordo pionieristico", ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

L'Italia si candida a diventare un ponte con l’Europa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, sostenendo la sicurezza energetica delle Nazioni africane e mediterranee e le esportazioni di energia verde verso il resto del Vecchio Continente.  

Sulla nuova governance Ue, Italia e Germania cercano "un punto di incontro" per definire un nuovo Patto di stabilità "che sia possibile rispettare", ha detto la premier Giorgia Meloni. Sulle modifiche al Patto di stabilità "anche se i nostri punti di partenza sono diversi, penso che la nostra franchezza nell'affrontarli e la nostra chiarezza nel definire le necessità delle nazioni stia dando piano piano i suoi frutti. Entrambi siamo consapevoli del fatto che solamente da una soluzione trovata tra noi possa effettivamente arrivare una soluzione efficace per tutto il continente europeo". 

Sul Patto di stabilità "si fanno dei passi in avanti giorno dopo giorno in una trattativa che chiaramente facile non è, noi partiamo da necessità diverse. Ma avere la capacità di chiarire le proprie necessità aiuta anche a cercare delle soluzioni di sintesi". "La posizione italiana - ha rimarcato Meloni - richiede non una politica di bilancio allegra, che non abbiamo fatto e non stiamo facendo in Italia. Siamo una nazione seria e un governo serio che seriamente sta affrontando le dinamiche di bilancio. Noi abbiamo un problema di protezione degli investimenti, che riguardano anche scelte strategiche che ha fatto la Ue" dalla transizione verde a quella digitale, passando per il Next generation Eu e la difesa. "Secondo noi - ha aggiunto - è importante che le nuove regole della governance tengano conto degli sforzi che le nazioni stanno facendo per favorire quelle scelte strategiche nel quadro di una politica di bilancio seria". Con la Germania "stiamo cercando di trovare il punto di incontro migliore per un Patto che però deve essere possibile rispettare. Stiamo lavorando per ottenere una soluzione che sia, non dico facile, ma possibile rispettare nei prossimi anni", ha puntualizzato la presidente del Consiglio. 

"E' evidente che tutto è collegato, se volessimo avere una idea sui numeri possibili di rientro del debito non potrei dare questi numeri se non so cosa accade agli investimenti" dice la presidente del Consiglio a proposito della trattativa sulle nuove regole del Patto di stabilità. "Le due necessità che noi abbiamo devono lavorare parallelamente. Ed è per quello che facciamo piccoli passi in avanti cercando una sintesi che non è semplicissima ma che siamo entrambi consapevoli possa sbloccare la trattativa a livello europeo. Le due cose sono strettamente collegate, è impossibile dare una delle risposte se non si conosce l'altra".  

"Nell'attuale scenario geo-strategico abbiamo ritenuto di dover scongiurare dei rischi anche potenziali di incidenza negativa sulla prontezza delle nostre forze armate" dice la premier in conferenza stampa a Berlino a proposito dell'attivazione del golden power da parte del governo sul dossier Microtecnica-Safran. "I rallentamenti potenziali, le potenziali interruzioni delle forniture della catena logistica che arrivavano dalla acquisizione di Microtecnica da parte di Safran non sono apparsi compatibili con le esigenze operative delle forze armate di disporre di questi sistemi senza che ci fosse soluzione di continuità".  

Sulla questione Ita-Lufthansa, ha detto la premier Meloni, "noi siamo pronti la settimana prossima a inviare la notifica alla Commissione europea, avendo risolto un problema che da vario tempo, da parte anche dell'Europa, si chiede di risolvere. Auspichiamo una soluzione immediata e una velocità nella capacità di chiudere questo dossier, perché penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme".  

I problemi di bilancio della Germania? "Trovo il cancelliere Scholz persona molto affidabile, tra noi le cose funzionano perché siamo abituati a parlare in modo chiaro. Considero la Germania un partner affidabile, non sono tra quelli a cui piace l'ingerenza esterna sulle questioni interne dei paesi membri, quindi, non intendo farlo neanche in questa occasione". 

Per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, dice il cancelliere tedesco, "il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin ha partecipato oggi a una riunione virtuale del G20. Al riguardo ho chiesto a Putin che metta fine all'aggressione all'Ucraina in modo che finalmente la guerra finisca".