(Adnkronos) - Poche settimane per sciogliere il nodo del doppio mandato, chiudere le liste e organizzare la raccolta fondi in vista di una rovente campagna elettorale estiva. La caduta del governo Draghi con voto fissato al 25 settembre spinge il M5S di Giuseppe Conte a mettere il turbo. Con un occhio di riguardo ai conti, anche perché la recente diaspora di parlamentari dovuta alla scissione di Luigi Di Maio ha sottratto al Movimento risorse economiche preziose. Senza considerare poi l'annoso problema dei 'morosi' delle restituzioni.
L'ultimo bilancio del nuovo M5S targato Conte, relativo all'anno 2021, offre uno spaccato della situazione finanziaria pentastellata. Il rendiconto firmato dal tesoriere Claudio Cominardi si è chiuso con un avanzo di 289mila euro: risorse che, si legge nella nota integrativa, forniscono "tutti i presupposti per garantire la continuità operativa amministrativa e politica dell'Associazione". Le immobilizzazioni si attestano a 130.712 euro e, viene spiegato nella relazione, "sono rappresentate dalle spese sostenute per l'allestimento della sede" di Via Campo Marzio presa in locazione a luglio 2021, "per l'acquisto dei mobili d'ufficio e della strumentazione tecnica e informatica quali personal computer, stampanti e server, per lo sviluppo e la personalizzazione della piattaforma per gli iscritti".
Supera i 2 milioni e mezzo di euro la cifra che il Movimento deve ancora incassare dai 'morosi'. I crediti sono infatti rappresentati prevalentemente "dalle contribuzioni ancora dovute dai portavoce per euro 2.552.949,12, di cui euro 894.349,12 per contributi relativi al periodo anteriore al nuovo trattamento economico dei portavoce". Il Movimento ha scelto dunque di correre ai ripari attivando un "Fondo per rischi su crediti" per euro 255.646,58, con l'obiettivo di coprire il rischio di "inesigibilità" dei soldi delle restituzioni.
Ad ogni modo il tesoriere Cominardi assicura che "il Movimento 5 Stelle proseguirà la costante attività di riscossione delle somme dovute dai portavoce eletti non in regola con gli adempimenti previsti dallo statuto", e aggiunge che grazie all'accesso ai benefici del 2x1000 "l'Associazione potrà acquisire ulteriori entrate utili al perseguimento della propria finalità politica". Nella nota integrativa sempre Cominardi fa riferimento al parametro di "regolarità contributiva", un "requisito fondamentale per concorrere ed eventualmente mantenere il ruolo nelle cariche associative, quale 'leva' per la riscossione dei contributi".
I proventi della gestione caratteristica si attestano a 7.451.395 euro e si suddividono in: contribuzioni provenienti da senatori, deputati, consiglieri regionali e privati cittadini (2.411.180 euro); contribuzioni da persone per "devoluzioni" (5.040.215 euro, cifra che "rappresenta in gran parte le disponibilità presenti sul c/c Intesa San Paolo vincolato alle devoluzioni a favore della collettività per euro 3.075.965,96 e la restante parte da devoluzioni ancora da incassare").
Per quanto riguarda le uscite, alla voce "oneri della gestione caratteristica" sono segnati 6.807.139 euro: la fetta più grande di questa 'torta' (5.831.515 euro) è rappresentata da "altri accantonamenti" per devoluzioni e spese di gestione. Dal mese di luglio, viene poi ricordato nella nota integrativa, "è stata presa in locazione la sede di Via di Campo Marzio e pertanto le spese per utilizzo di beni di terzi", pari a 83mila euro, "sono rappresentate prevalentemente dai canoni di locazione".
(di Antonio Atte)