(Adnkronos) - Il test di Altroconsumo ha rivelato due prodotti ottimi, diversi buoni ma anche cinque prodotti di bassa qualità, che non forniscono tutti i nutrienti necessari in quantità sufficiente agli amici a quattro zampe.
10 novembre 2023 – ll cane è il miglior amico dell’uomo. Ne sono senz’altro convinti tutti quegli italiani, e sono sempre di più, che decidono di accoglierne uno tra le mura domestiche. Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto Assalco-zoomark, la ricerca promossa dalle imprese che si occupano di alimentazione e cura degli animali da compagnia, sono quasi nove milioni. Una “popolazione” che è sempre più curata e coccolata: lo dimostrano i numeri in costante crescita del mercato degli alimenti e degli accessori a loro dedicati.
Nei supermercati e nelle catene specializzate l’offerta di alimenti per cani è sempre più vasta e la scelta non scontata: spesso le etichette di questi prodotti sono ridondanti di slogan e immagini, ma raramente informano in maniera esaustiva e comprensibile sul reale contenuto degli stessi. Scegliere un cibo di qualità per i fedeli amici è difficile: per questo Altroconsumo ha condotto un test su 30 confezioni di crocchette per cani adulti di tutte le taglie o di taglia media (dai 10 ai 25 chili). Le analisi sono state più di venti e hanno riguardato diversi parametri importanti per determinare non solo la qualità degli ingredienti, ma anche l’equilibrio nutrizionale della “ricetta” di queste crocchette. È stata data particolare importanza alla qualità delle proteine e dei grassi, indicatori della qualità della materia prima e della digeribilità del prodotto, e alla giusta quantità di elementi nutritivi essenziali per il cane, come la metionina (un amminoacido), le vitamine A ed E, gli acidi grassi omega 3 e 6. La maggior parte dei prodotti del test supera gran parte delle prove, con giudizi che vanno dall’ottimo, come nel caso di Hill’s Science Plan Adult 1-6 with chicken, che ottiene il titolo di Migliore del Test, al buono, come i due Miglior Acquisto Bao Plus croccantini con pollo e riso (Esselunga) e Miba Pro crocchette menù completo con pollo fresco (MD), o comunque sufficiente. Cinque prodotti, invece, sono stati giudicati complessivamente di bassa qualità (Conad Petfriends medio/grande cani adulti con pollo e riso, Appetite Maintenance Adult All Breed, Companino (Carrefour) Vitalive medium con pollo, Miglior Cane Active crocchette con manzo, Expecial Dog Complete Mantenimento con pollo e riso soffiato, con giudizio globale inferiore a 50). Seppur con delle differenze, tutti sono accumunati da una scarsa densità calorica, il che significa che il cane dovrà mangiare di più per soddisfare il proprio fabbisogno, bassi quantitativi di grassi totali e acidi grassi importanti (il peggiore è il prodotto Expecial Dog carente anche di acido linoleico, molto importante per il cane), e troppo calcio.
Oltre alla carne, alimento base della dieta dei cani, i croccantini contengono cereali o altri vegetali che forniscono anche una certa quantità di carboidrati. È stato verificato che questi nutrienti non abbondassero a discapito delle proteine e che fossero la minore quantità possibile. La maggior parte dei prodotti sono equilibrati, ma Altroconsumo ha trovato troppi carboidrati in Friskies, Conad, Appetite, Miglior Cane e Pedigree (anche se in questo caso la qualità nutrizionale del prodotto rimane buona). Per quanto riguarda le proteine, il mattoncino essenziale nell’alimentazione del cane, ne è stata verificata la quantità (che non dovrebbe scendere sotto il 18-21% della sostanza secca) e la qualità, che è legata alla loro digeribilità. Le proteine di origine vegetale, derivanti da mais o soia ad esempio, sono meno digeribili per il cane rispetto a quelle derivanti da fonti animali (anche se le proteine animali che provengono da scarti come tendini e cartilagini sono scarsamente assimilabili). I risultati sono buoni o sufficienti. Per quanto riguarda i grassi, una delle principali fonti di energia per il cane, i risultati sono complessivamente discreti fatta eccezione per i cinque prodotti ultimi in graduatoria. Discreti anche i giudizi delle analisi sul calcio e quelli sulle vitamine.
Vediamo quali sono, più in generale, gli aspetti importanti nella scelta del cibo per il proprio cane. Per prima cosa assicuratevi che il prodotto sia un “alimento completo”. Questa è una delle poche informazioni obbligatorie presente sulle confezioni. La verifica è importante in particolar modo per il cibo umido. Non fermatevi agli slogan e alle immagini presenti sul fronte della confezione, ma leggete attentamente la composizione (quella che per noi umani è la lista degli ingredienti) del prodotto. Verificate, ad esempio, la quantità del titpo di carne vantata nella denominazione del prodotto e/o raffigurata nelle immagini stampate sul fronte della confezione: in molti casi potreste essere tristemente sorpresi di trovarne solo il 4%. Scegliete possibilmente prodotti che contengono una quantità di carne fresca più alta del minimo e diffuso 4%. Si tratta di un aspetto premiante: la carne fresca è di qualità maggiore rispetto ai derivati (ad esempio le farine) e risulta più appetibile, anche se la completezza di un alimento è dovuta anche ad altri fattori indipendenti dal tipo di carne impiegato. Scegliete prodotti che riportano una composizione dettagliata e completa, così da sapere esattamente cosa mangia il vostro cane (quali proteine, quali cereali, quale fibra, quali grassi...). Controllate anche i “costituenti analitici”, cioè la presenza di alcuni componenti (proteine grezze, grassi grezzi, fibre grezze, ceneri), prestando particolare attenzione alle ceneri: meno sono, meglio è. Verificate a quanti grammi di prodotto corrisponde la razione giornaliera consigliata: più piccola è meglio è, perché vuol dire che il prodotto apporta una buona quantità di energia anche a basse dosi. Se il cibo ha un buon apporto calorico, la razione indicata sarà inferiore rispetto ad altri prodotti analoghi, per cui il cane ne dovrà consumare di meno e il cibo durerà di più a parità di quantità nella confezione. Le dosi sono sempre indicate in etichetta in funzione del peso del cane e, in alcuni casi, al livello di attività. Date la giusta importanza al prezzo: il prezzo a volte è un indicatore della qualità delle materie prime delle crocchette, ma non è detto che sia la regola. Se è vero che la maggior parte dei prodotti più costosi del test ottiene sempre un giudizio di qualità ottimo o buono, è anche vero che ci sono prodotti più economici altrettanto validi: è il caso, ad esempio, delle crocchette che ottengono il sigillo di Miglior Acquisto, che costano meno della metà di quelle più care. Non fate troppo affidamento sugli slogan come “proteine per la massa muscolare, vitamine D e calcio per i denti, grassi per il pelo e l’energia”: si tratta di informazioni ridondanti e non particolarmente significative. Da un lato perché ribadiscono l’ovvio contenuto di qualunque alimento per cani completo, dall’altro perché non è neanche detto che questi elementi siano presenti in quantità sufficienti. Dicasi lo stesso per le indicazioni sugli ingredienti “funzionali” (alga spirulina, mirtillo, tè verde, aloe e così via): non si sa né se hanno davvero effetti, né se ci sono in quantità sufficiente per poter esprimere i loro ipotetici benefici.
L’acquisto dei prodotti è avvenuto a marzo 2023, mentre le analisi si sono svolte tra aprile e luglio 2023. I prezzi sono stati rilevati ad agosto 2023.
Per scegliere i prodotti da analizzare Altroconsumo ha tenuto conto dei marchi maggiormente distribuiti sul mercato, cercando anche coprire l’intera varietà dell’offerta in funzione del prezzo, dei marchi delle catene di distribuzione, dei prodotti venduti in canali specifici come le catene dedicate ai pet. La qualità nutrizionale pesa sul giudizio globale per il 50% ed è costituita dalla somma di diversi parametri analizzati tra cui la densità calorica, la quantità di carboidrati e fibre, la quantità di grassi e proteine, il conteggio dei sali minerali delle vitamine. Il 40% del giudizio complessivo, invece, è dato dalla qualità della materia prima, ovvero dall’analisi dei fattori che la determinano, tra cui la qualità di grassi e proteine, il tasso di umidità, il quantitativo di ceneri e la verifica del patogeno Salmonella. L’analisi dell’etichetta e della sua completezza pesa, infine, per il restante 10%.