(Adnkronos) - Lucaffè, la torrefazione tutta italiana che attraverso le sue radici artigianali guarda all’innovazione, per una cultura del caffè ecosostenibile.
Padenghe S/G (BS) , 6 ottobre 2023. Lucaffè, ventisette anni sempre dedicati alla ricerca per creare una linea di caffè che siano ricchi di aroma, gusto e piacere, in grado inoltre di fare bene alla salute e al nostro pianeta. Questi sono gli ingredienti del caffè artigianale prodotto da Lucaffè e dal suo fondatore e CEO, Gian Luca Venturelli che muove i primi passi nel settore nella piccola torrefazione del Sig. Martini a Desenzano e racconta, con un pizzico di nostalgia, della creazione della sua prima miscela con una vecchia tostatrice “Vittoria” con tamburo forato, ripristinata alla meglio.
Continuando una tradizione artigianale quasi dimenticata, oggi ha raggiunto traguardi importanti, grazie alla passione, alla ricerca continua, all’innovazione, all’etica e all’alta qualità della materia prima. Ottenendo così i migliori risultati, che vanno dalla tostatura alla miscela, dalle macchine per il caffè alle cialde fino alle capsule. Un vero e proprio pioniere del settore, che gli ha elargito importanti e meritati riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Dalla piccola torrefazione ad un assortimento da multinazionale, è questo il traguardo che oggi ha raggiunto da Lucaffè.
Nata nel 1996 come piccola torrefazione artigianale a Padenghe, paesino sulle rive del lago di Garda, l’azienda è cresciuta costantemente negli anni. Oggi è presente in oltre 70 paesi, con un export pari al 90% del fatturato, oltre 2 MLN di cialde al mese prodotte, alle quali si aggiungono le nuovissime capsule completamente biodegradabili. Un assortimento quindi al pari delle più conosciute multinazionali di settore, riuscendo allo stesso tempo a mantenere intatta l’alta qualità artigianale italiana e con essa le proprie radici, che fanno di Lucaffè un fiore all’occhiello del Made in Italy.
Azienda Benefit, Lucaffè è sempre molto attenta al sociale, devolvendo ogni anno parte dei suoi ricavati in beneficenza.
Qualità della materia prima, innovazione, ecosostenibilità, ed etica, sono i fattori chiave del costante successo di Lucaffè. Dentro la qualità del caffè prodotto c’è tanto studio, ricerca continua e alte performance. Non solo un marchio, ma una persona, che garantisce ogni singola goccia di caffè con passione ed etica personale. Gian Luca Venturelli sceglie personalmente tra i migliori caffè, direttamente nelle piantagioni a conduzione familiare più antiche d’Etiopia, dove la produzione avviene nel rispetto dei lavoratori e senza l’ausilio di prodotti chimici. I pregiati chicchi di caffè provengono da colture selezionate che devono corrispondere a requisiti di alto livello, come zone tropicali di alta quota poco ricercate dalle tradizionali vie del caffè; ma anche chicchi provenienti da India e Brasile, come dal Sud America o dall’Asia, per un prodotto di nicchia, esclusivo e ricercato dai palati più esigenti.
Ogni selezione di caffè viene curata personalmente da Venturelli, attraverso degustazioni scrupolose, assaggi, viaggi nei luoghi di produzione. Tanta esperienza maturata negli anni, per creare le sue miscele, ognuna delle quali deve rispecchiare le caratteristiche peculiari dei chicchi di caffè scelti.
Sono state tante le innovazioni introdotte dal Venturelli in questi anni in cui senza sosta si è dedicato allo sviluppo dell’azienda, scegliendo impianti all’avanguardia per la tostatura e la macinazione del caffè.
È stato il primo a portare in Italia la tostatrice a letto fluido, di brevetto americano, ed è uno dei pochi in Europa ad utilizzare questo metodo di torrefazione dove l’aria viene riscaldata a 250°tramite convenzione, accarezza i chicchi che si muovono liberamente come in un liquido, sfruttando la forza di gravità; si evita così che prendano bruschi colpi, restano integri e grandi, e soprattutto tostano in modo uniforme. Con questa tecnica la resa è assolutamente più alta e migliore in qualità, dato che il caffè non acquista lo sgradevole sapore di bruciato. Questo permette anche un migliore stoccaggio della materia prima e un minore sfruttamento delle piantagioni in rapporto al suolo utilizzato. Un vero e proprio pioniere.
Per conservare a lungo gli aromi, Lucaffè e molto attento al confezionamento che avviene in atmosfera protettiva, con immissione di azoto per eliminare l’ossigeno e contrastare l’ossidazione, il caffè così può vantare sempre una crema invidiabile e una riuscita ottimale, anche se preparato da mani meno esperte.
Ed ancora, attento alla salute delle persone, studia e perfeziona la componentistica delle macchine per preparare il caffè, sostituisce la tanica dell’acqua in plastica con quella in vetro, lo scambiatore che riscalda l’acqua, è fabbricato in argento puro che, oltre ad essere un potente antivirale e antibatterico, riesce ad evitare il ristagno e di conseguenza anche la contaminazione con microplastiche e metalli pesanti. L’acqua, in questo modo, entra in infusione con la polvere di caffè, per una preparazione più delicata che ricorda un po' la metodologia dei tradizionali bricchi per il caffè alla napoletana.
Stesso principio impiegato per perfezionare la moka costruita in acciaio e porcellana con il beccuccio ricoperto in oro, metallo che secondo alcuni studi sembra fare bene al cervello; ultimo passaggio prezioso per il caffè prima di raggiungere la tazzina.
Macchinari così altamente sofisticati devono avere una miscela di altissima qualità per un caffè eccellente: una “miscela pulita”, senza difetti, per regalarci un caffè corposo e, come afferma Gian Luca: “cioccolatoso”, con una crema densa e profumata. I chicchi sono quelli più tostati, per un caffè più sano, ma anche più facili all’ossidazione; quindi attenzione già dalla tostatura, poi una stagionatura e lunga anche di un anno e una meticolosa conservazione per l’affinamento del caffè, momento in cui si arricchisce in preziosi antiossidanti.“ Il caffè tostato scuro - Come afferma Gian Luca Venturelli -, è anche il più sano grazie alle sostanze che si formano con il processo di caramellizazione, sostanze volatili facilmente degradabili che bisogna conservare in modo accurato”. Naturalmente dopo ogni tostatura, vengono tolti i chicchi che non corrispondono agli standard ricercati da Venturelli e scelti quelli che garantiscono la qualità e una resa in gusto e aroma che sia non solo caratteristica e riconoscibile, ma anche sempre fedele a sé stessa.
Per conservare le preziose proprietà e preparare un caffè eccellente, Lucaffè ha messo a punto la prima cialda, con più di 5 grammi di caffè, interamente in carta, conservata in un contenitore di metallo, e non in una bustina, che ne evita l’ossidazione e l’umidità; stesso principio per le capsule biodegradabili e interamente compostabili progettate in fibra di canna da zucchero, in produzione già da due anni, consentono di ridurre il consumo di plastica e mantiene inalterate le qualità della polvere di caffè.
Tanti piccoli dettagli e accorgimenti che rendono il caffè più buono e ne preservano le caratteristiche peculiari di gusto e aroma, perché ogni miscela ha le sue determinate anche dal grado di tostatura. Troviamo così il caffè arabica 20% robusta, dal gusto dolce, con aroma tostato e note di nocciola, dal corpo morbido; oppure il Blucaffè, chicchi di caffè arabica Gourmet, con gusto fruttato, tostatura media, corposità media, e aroma intenso; l’Exclusive Arabica proveniente dal Sud America, Asia, Africa, dal gusto dolce con aroma che ricorda il pane tostato,la mandorla e il cacao.
Cura particolare rivolta anche alle tazzine, che non sono sfuggite all’occhio attento di Venturelli per le quali ha ideato un apposito coperchietto piatto che mantiene il calore e preserva gli aromi del caffè appena fatto, li concentra per farceli apprezzare nella loro integrità quando lo si solleva.
Lucaffè è sempre attento alla correttezza e responsabilità nei confronti del cliente. Rinunciare a tante opportunità o scorciatoie, senza scendere a compromessi, è stato un percorso sicuramente più faticoso, ma che ha portato a Lucaffè molti riconoscimenti e premi anche internazionali come il primo premio a Rimini nella competizione dedicata ai migliori caffè; oppure in Brasile, nel 2016, per la creazione di sacchi in carta che hanno sostituito quelli tradizionali di juta per il trasporto di caffè crudo: non si deteriorano, preservano la deforestazione, infine, sono più leggeri, infatti possono portare una capienza di trenta chilogrammi e non sessanta come gli standard prevedono.
Bere una tazzina di Lucaffè diventa un’esperienza sensoriale che ci arricchisce ad ogni sorso, l’aroma che sprigiona è il filo che lega la cultura del caffè e la storia personale di Gian Luca Venturelli che muove da ragazzo i primi passi nella torrefazione artigianale; la sua passione, la costanza negli e studi per perfezionare i suoi macchinari, nella ricerca delle miscele perfette, così come nella metodologia migliore per il processo di affinamento e di conservazione. Lucaffè amplia il concetto della cultura del caffè fondendolo con scienza e tecnica sempre all’avanguardia; mentre il fare artigiano della sua torrefazione, lo lega in modo indissolubile alle sue radici e all’indiscusso Made in Italy.
www.lucaffe.it