Guerra Ucraina: i consulenti del lavoro si mobilitano per l’emergenza


Guerra Ucraina: i consulenti del lavoro si mobilitano per l’emergenza

(Adnkronos) - Grande successo su tutto il territorio italiano per l’iniziativa avviata dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro al fine di fronteggiare l’emergenza umanitaria conseguente al conflitto in Ucraina. Dopo la lettera inviata, lo scorso 4 marzo, al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dalla presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, oltre 70 consigli provinciali hanno già messo a disposizione la professionalità dei propri iscritti tanto per le procedure legate al rilascio dei permessi di soggiorno e per ogni altra attività amministrativa collegata, in favore dei cittadini ucraini che varcheranno i confini nazionali, quanto per l’attuazione di misure di politiche attive per il loro collocamento nel mercato del lavoro italiano. Non solo. Alcune delle iniziative comunicate al consiglio nazionale dell’ordine negli ultimi giorni travalicano i confini della professione. È il caso del Consiglio provinciale di Vicenza, che ha scelto di sostenere con una donazione un’associazione di sostegno ai rifugiati e che per l’occasione ha anche riaperto lo sportello di ascolto e orientamento nella sede del comune a favore dei lavoratori interessati, che molto successo aveva riscontrato in passato.  

Ma anche del Consiglio provinciale di Pescara che ha avviato, assieme ad una associazione, il progetto “accoglienza temporanea” dei bambini ucraini. Scendendo ancora lungo lo stivale tra indirizzi e-mail dedicati e sportelli operativi, in attesa che arrivino le indicazioni dalle Prefetture di riferimento, c’è anche chi si sta adoperando per il coordinamento con le altre organizzazioni sul territorio. Come nel caso di Catania, dove il Consiglio provinciale ha dato indicazioni per la raccolta di beni di prima necessità oltre a raccogliere le disponibilità dei professionisti pronti a collaborare per l’emergenza. E come il Consiglio provinciale di Lecco, che sta contribuendo ad una raccolta fondi e a mettere a disposizione alloggi di privati e b&b per i rifugiati, e il Consiglio provinciale di Genova che sta realizzando corsi gratuiti di lingua italiana per favorire l’integrazione dei cittadini ucraini. 

"Speriamo tutti in una celere conclusione del conflitto -ha affermato la presidente Calderone- che comunque non sarà immediatamente seguita dal ritorno in patria in tempi rapidi dei rifugiati. Per questo pensiamo di poter essere utili anche per la valutazione di opportunità di lavoro, necessarie per creare condizioni di sostentamento di lungo periodo. In questo saremo attivissimi sul territorio, vista la capillarità della presenza tramite la nostra agenzia per il lavoro, la Fondazione consulenti per il lavoro e i colleghi delegati", ha concluso.