(Adnkronos) - L'Ucraina ha perso il controllo della centrale nucleare di Chernobyl, dove oggi si è combattuto intensamente con le truppe della Russia. Lo ha reso noto il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, precisando che in questo momento Kiev non ha informazioni sulle condizioni in cui si trovano i reattori spenti, la zona di confinamento e il magazzino delle scorie nucleari. L'agenzia Unian denuncia che i dipendenti del sito sono di fatto in stato di sequestro.
"Una dichiarazione di guerra contro l'intera Europa", così il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha definito l'attacco della Russia alla centrale di Chernobyl.
"Una catastrofe umanitaria per i rischi di combattimenti vicino gli impianti nucleari" dell'Ucraina e "dell'escalation verso una guerra nucleare" è l'allarme che lanciano i medici, americani e russi, dell'International Physicians for the prevention of nuclear war (Ippnw) in un documento pubblicato online.
Secondo Linda Pentz Gunter, fondatrice di Beyond Nuclear, "non importa la genesi, la causa o chi ha iniziato cosa, la realtà è che ci sono 15 reattori nucleari operativi in Ucraina - ricorda - Se i reattori si trovano nel mezzo di un conflitto o di una guerra, non possono essere semplicemente abbandonati. Questo ci impone di evitare con urgenza questa possibilità". Secondo gli esperti, "la guerra potrebbe portare ad un disastro simile o peggiore del crollo del reattore di Chernobyl del 1986".
Olga Mironova, cardiologa di Mosca e presidente dell'Ippnw russa, lancia un appello a tutte le parti in conflitto "per un passo indietro prima del baratro" e a "perseverare con gli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni e negoziare una soluzione pacifica".
AIEA - L'agenzia atomica internazionale (Aiea) ha espresso preoccupazione per l'occupazione da parte delle forze russe dell'impianto nucleare di Chernobyl. "L'Aiea sta seguendo la situazione in Ucraina con grande preoccupazione e fa appello per la massima moderazione per evitare ogni azione che possa mettere a rischio le strutture nucleari del Paese", ha detto il capo dell'agenzia Rafael Grossi sottolineando che la sicurezza nel reattore teatro del drammatico incidente nucleare del 1986 sia garantita a tutti i costi.