(Adnkronos) - "Noi sosteniamo convintamente il governo Draghi e alle volte ho l'impressione che siamo gli unici che sostengono realmente il governo. Questo non mi spaventa, perché abbiamo le spalle larghe, ma mi fa riflettere su quali siano le reali motivazioni delle altre forze politiche per stare al governo oggi". Così il segretario nazionale del Pd Enrico Letta durante una conferenza stampa a Palermo. "Le scelte che stiamo compiendo in questo periodo sono scelte difficili - scandisce il segretario Dem - e nessuno di noi è privo di dubbi. Ci troviamo in una situazione straordinaria e non ci sarebbe altro motivo per noi per collaborare in una maggioranza così inusuale e, oserei dire, unica. Ci troviamo in una situazione eccezionale che terminerà con le elezioni politiche e lo sosteniamo con convinzione in nome di questa eccezionalità: stiamo facendo la cosa giusta".
Quanto al centrodestra "sono ammaliato da questa capacità di parlare di unità quando, a livello nazionale, sono sia al governo che all'opposizione. Sono affascinato - ironizza - dalla loro capacità di fare questo gioco di prestigio e uscirne indenni. Non ho mai visto, in nessun Paese, una coalizione che si organizzi con forze che stanno al governo e all'opposizione".
"Per noi - scandisce il leader del Pd - senso di responsabili vuol dire anche dire agli italiani la verità: stiamo entrando in un periodo di recessione economica se non compiamo subito dei gesti che siano in grado di evitarla. La situazione drammatica internazionale, che ha prodotto aumenti dei costi di gas e energia, sta determinando dei danni alle imprese, alle famiglie, alla pubblica amministrazione. La situazione peggiorerà a meno che non si intervenga in maniera forte sia a livello europeo che nazionale: a livello europeo sui prezzi del gas, a livello nazionale sul tema dei costi dell'energia e di abbassamento delle tasse".
Per questo sul fronte energetico, "noi chiediamo al governo un intervento choc - incalza il segretario - che sia in grado di abbassare il grado di difficoltà che stiamo vivendo oggi. E' ovviamente un intervento non semplice: ci sono 6 miliardi dal buon andamento dei conti pubblici; serve un tetto del prezzo del gas; la tassazione degli extra profitti delle compagnie petrolifere ed energetiche che hanno fatto guadagni enormi che è giusto che ritornino nelle tasche delle famiglie; e se non basta uno scostamento di bilancio. Tutto questo ci consentirà di evitare che l'incendio divampi, perché se accadrà i costi saranno molto maggiori di quelli che dovremmo sostenere adesso. La nostra richiesta al governo è forte e immediata: fa parte in questo momento per noi della priorità - ha aggiunto - Se non interverremo scoppierà una crisi sociale-economica che non saremo in grado di gestire".
Quindi il leader Dem ricorda che "oggi sono qui (in Sicilia, ndr) per dare il massimo sostegno al candidato sindaco Franco Miceli ".
"Io sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto qui dal Pd e che ci porta a essere competitivi, a giocare per vincere a Palermo e a Messina. Sono un fan di Miceli e vinceremo. Ci siamo mossi fin dall'inizio - rivendica Letta - per trovare una candidatura che fosse più unitaria, convincente e larga possibile - conclude - a prescindere da quale fosse la formazione in campo dall'altra parte, che è cambiata nel tempo e forse cambierà ancora".