(Adnkronos) - Nicola Ferrari, fornaio e pasticciere bresciano rinomato per l'alta qualità e l'artigianalità delle sue creazioni, organizza corsi di formazione per persone con disabilità, affinché siano integrate nel mondo del lavoro con professionalità e dignità.
Brescia, 25 giugno 2024.Nel mondo del lavoro spesso i concetti di diversità e inclusione sembrano lontani dalle logiche del business. Tuttavia, sempre più imprese stanno dimostrando che questi valori possono coesistere ed essere integrati nelle strategie aziendali, a vantaggio sia della comunità sia dell’azienda stessa. Un esempio virtuoso è rappresentato da Nicola Ferrari, noto fornaio di Brescia, il cui nome è sinonimo di eccellenza artigianale. Nicola è conosciuto non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il suo impegno sociale: da anni, infatti, ha trasformato il suo panificio in un luogo di inclusione, promuovendo progetti formativi dedicati alle persone con disabilità.
«Fare formazione significa investire nel futuro: lo considero un modo per modellare nuove competenze e favorire lo sviluppo personale e professionale delle persone.Per questo motivo, nel mio laboratorio accolgo e seguo personalmente tra i 20 e i 30 stagisti ogni anno, dando loro l’opportunità di imparare le tecniche di questo mestiere antico e prezioso che può regalare grandi soddisfazioni.L’auspicio è che il mio insegnamento possa essere di supporto al loro inserimento futuro nel mondo del lavoro. Ciò che mi spinge – continua - è il forte desiderio di restituire al territorio quello che ho ricevuto in più di 30 anni di attività, offrendo a mia volta occasioni di riscatto e di crescita. Perciò nutro un profondo senso di gratitudine verso la comunità e la città che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto nel corso di questo lungo, e spesso complesso, percorso. Al di là della mia esperienza personale, ritengo che ogni imprenditore possa contribuire, nel proprio piccolo, a creare opportunità per gli altri».
Presso Ferrari si offrono voce e occasioni a persone che il mercato del lavoro spesso ignora o che sono considerate “troppo in là” con gli anni per integrarsi in un mercato in continua evoluzione.
«Purtroppo, nel mondo del lavoro, e in generale nella nostra cultura, non è ancora sufficientemente sviluppata la valorizzazione delle persone con disabilità: anzi, spesso questi individui vengono percepiti come un ostacolo, un problema, anziché come una risorsa. Il mio proposito è rovesciare questo paradigma offrendo loro il supporto necessario affinché abbiano l’occasione di accedere a un lavoro che sviluppi appieno le loro capacità».
La definizione di imprenditore illuminato ben si adatta alla personalità di Nicola Ferrari, sebbene lui sia più un uomo del fare,capace di cedere la scena quando è tempo di celebrare i successi: «Quello che ho costruito non è esclusivamente frutto del mio impegno, sia chiaro, ma è anche il risultato di un lavoro di squadra, del prezioso contributo di chi opera, spesso nelle retrovie, ma non per questo in modo meno importante o incisivo, per migliorare la nostra attività».
Infatti, da promotore di cultura e inclusione sociale, conclude con un monito: «La crescita di un’azienda non dipende solo dall’imprenditore, ma dalle persone che ne fanno parte. Ecco perché è fondamentale credere in chi ha meno opportunità e investire nella loro volontà di fare. Questi individui, attraverso il loro lavoro, rappresentano un valore aggiunto anche per la collettività, recuperando dignità e senso di appartenenza.Solo così possiamo costruire un tessuto sociale più forte e coeso».
Contatti: https://www.forneriaferrari.it/