"La riduzione del numero delle aliquote è positivo ma l'intervento sconta il fatto che risorse non bastano per ridisegnare la nuova imposizione fiscale. Si è scelto di dare un segnale, di iniziare il percorso. Da valutazioni fatte da nostri tecnici ci dicono che gli interventi vanno a favore di redditi medio alti. C'era bisogno di riordinare gli assegni familiari ma così i redditi bassi che beneficiavano di diversi bonus adesso se li vedono riassorbiti dalle nuove disposizioni". Lo ha detto Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, aprendo il 32° Forum Lavoro/Fiscale, dedicato alle novità per il lavoro apportate delle norme di fine anno, e in diretta sulla web tv dei consulenti del lavoro e sui canali social di categoria.
Secondo Calderone "il 2022 si apre ancora una volta per la nostra categoria con momenti di sfida e nuovi provvedimenti normativi che porteranno nuovo cambiamenti. Se positivi o negativi dovremo aspettare alcuni mesi per saperlo. Il 2021 si è chiuso bene dal punto di vista del Pil ma ci ha consegnato una fotografia in chiaroscuro: c'è stata una tenuta del lavoro dipendente, anche grazie al blocco dei licenziamenti, ma ci sono anche gli autonomi in sofferenza. 350mila autonomi in meno rispetto al 2019 indicano che si è intervenuto su lavoro subordinato e poco è stato fatto su lavoro autonomo. Lo sforzo principale è recuperare terreno su questo fronte, è dal lavoro autonomo che nasce lavoro subordinato".
Per la presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei professionisti quanto fatto dal governo sugli ammortizzatori sociali "lo definirei un restyling ma non una riforma complessiva perchè non va verso una riorganizzazione dell'intero sistema", ha aggiunto.
Secondo Calderone invece si deve "semplificare e far sì che la riforma possa liberarsi dai fardelli di percorsi e processi che si sono aggiunti nel corso degli anni. In questo momento abbiamo la possibilità di ampliare la platea soggetti che possono accedere agli ammortizzatori ma con aziende che prima erano fuori dal sistema ma è anche vero che queste imprese dovranno farsi carico del costo perchè aumenteranno i contributi".
Per Calderone quindi "è necessario intercettare i fenomeni di cambiamenti del mondo del lavoro, c'è il bisogno di creare nuove professionalità che siano sufficienti per l'attuazione del Pnrr, una sfida importantissima che potrà cambiare il volto del Paese. La semplificazione è uno dei temi che abbiamo sollecitato di più e che non ci sembra sia presente negli interventi su assegno unico e ammortizzatori sociali", ha continuato.
Per quanto riguarda la categoria dei consulenti del lavoro Calderone ha anche spiegato che "il codice deontologico entrato in vigore lo scorso 1° gennaio non ha cambiato l'assetto dell'autodisciplina della categoria. Il nostro codice aiuta, non cambia nulla rispetto al passato. Il fatto che si possa avere un codice di autoregolamentazione vuol dire valorizzare il patrimonio di competenze di una professione. Essere corretti è la base di essere professionisti ordinistici".
"Il codice ribadisce il diritto di critica nei canoni del rispetto dei colleghi e del valore sociale della professione", ha concluso Calderone.