(Adnkronos) - Negli ultimi anni, il fenomeno delle dimissioni volontarie in Italia ha mostrato un incremento significativo. Questa tendenza è principalmente guidata dalla ricerca di un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata, dalla richiesta di maggiore flessibilità e dall'insoddisfazione legata a cattive pratiche di management. Inoltre, il 33% dei lavoratori italiani ha dichiarato di voler cambiare lavoro entro l'anno, secondo il Global rework report 2023 di Kelly services. Il fenomeno è particolarmente accentuato tra i lavoratori altamente specializzati e nei settori dell'informatica, marketing e vendite, dove i dipendenti cercano opportunità più in linea con le loro priorità personali e professionali e ad aumentare a tal proposito, è il passaggio dal lavoro dipendente all'autonomia professionale specialmente nei settori digitali e creativi. Â
Questo fenomeno è stato accelerato dalla pandemia di Covid-19, che ha spinto molti professionisti a riconsiderare il loro percorso lavorativo, incentivando la scelta dell'autoimpiego e del freelancing. Le piattaforme digitali e gli strumenti di lavoro a distanza hanno giocato un ruolo cruciale in questo cambiamento, facilitando l'accesso a opportunità globali per freelance e lavoratori autonomi in settori come il marketing digitale, la grafica, la programmazione e i media. In Italia, il timore legato all'apertura di una partita Iva però è un fenomeno diffuso, soprattutto tra i giovani imprenditori e i professionisti. Tra i motivi principali vi è la complessità della burocrazia, il peso delle tasse e anche le scarse conoscenze riguardo alla gestione fiscale e finanziaria di una propria attività . Â
"Anche se esistono agevolazioni, come il regime forfettario che permette di pagare un'aliquota del 5% per i primi 5 anni di attività , molti giovani continuano a percepire le barriere burocratiche e fiscali come un ostacolo significativo. Questo è aggravato dalla percezione di scarse tutele previdenziali e assistenziali, che rende la partita Iva meno attrattiva rispetto al lavoro dipendente", spiegano Nicola e Filippo Primieri, i founder di Fidocommercialista (https://fidocommercialista.it/), startup che semplifica la burocrazia e fiscalità quotidiana delle partite Iva ed imprenditori supportandoli ad aprire e gestire un'attività in Italia. Â
Per i freelance, massimizzare le detrazioni fiscali e gestire correttamente la partita Iva è fondamentale per mantenere i costi sotto controllo e rispettare gli obblighi fiscali. Fidocommercialista ha sette suggerimenti pratici per ottenere il massimo dalle detrazioni e ridurre il rischio di errori comuni. Â
1) Scelta del regime fiscale adeguato: valutare attentamente il regime fiscale più vantaggioso tra il regime forfettario e quello ordinario, poiché ogni opzione offre vantaggi fiscali specifici. Il regime forfettario, ad esempio, consente di applicare un'imposta sostitutiva con aliquota ridotta (5% per i primi 5 anni), ma prevede dei limiti di fatturato e restrizioni sulle deduzioni e detrazioni. “Proprio per orientare correttamente la scelta verso il regime fiscale più conveniente - spiegano i founder di Fidocommercialista - offriamo la possibilità di prenotare una consulenza gratuita sul nostro sito con un dottore commercialista, per orientare correttamente la scelta verso il regime fiscale più convenienteâ€.Â
2) Identificare tutte le spese che possono essere detratte, come i costi di acquisto di beni strumentali (computer, software), spese di viaggio e formazione professionale. Nel regime ordinario, le spese sostenute per l'attività lavorativa possono essere dedotte nella misura in cui sono correlate al business, aiutando a ridurre la base imponibile.Â
3) Monitorare le spese deducibili per l’auto e il telefono: le spese per l’auto, quando utilizzata per lavoro, e il telefono cellulare sono deducibili, ma con limitazioni specifiche. Ad esempio, l’uso promiscuo dell’auto consente la deduzione del 20% dei costi, mentre per le utenze telefoniche, la percentuale deducibile può arrivare fino all’80%.Â
4) Organizzazione delle fatture e della documentazione: conservare tutte le fatture e i documenti di spesa in modo organizzato, poiché queste prove sono essenziali in caso di controllo fiscale. Una gestione digitale delle ricevute e delle spese può facilitare il monitoraggio e la documentazione accurata delle deduzioni. “Nella nostra piattaforma per esempio - precisano Nicola e Filippo Primieri - Le fatture emesse e ricevute vengono automaticamente archiviate nei nostri sistemi cloud. Inoltre, ogni utente dispone di uno spazio di archiviazione dedicato, accessibile sia a lui che al suo consulente, dove possono essere caricati ulteriori documenti contabiliâ€.Â
5) Evitare errori nell’Iscrizione e nella gestione della Partita Iva: errori frequenti includono l’errata scelta del codice Ateco, che può portare a oneri fiscali più elevati o limitare l’accesso ad agevolazioni specifiche. Inoltre, è importante rispettare scadenze e adempimenti annuali, come il pagamento dei contributi previdenziali, per evitare sanzioni.Â
6) Uso di software gestionali e piattaforme di supporto: utilizzare un software di contabilità digitale semplifica la registrazione delle spese, l'emissione delle fatture elettroniche e l’archiviazione della documentazione, consentendo di gestire la contabilità in modo accurato e ridurre il rischio di errori. Â
“A tal proposito - precisano i founder di Fidocommercialista - mettiamo a disposizione una piattaforma tecnologicamente avanzata e integrata, che consente di gestire con facilità tutti gli aspetti contabili e fiscali della propria attività . Tra le sue molteplici funzionalità , spicca il software di fatturazione elettronica integrato, la dashboard per tenere sotto controllo la propria attività e la possibilità di richiedere consulenze con un esperto con un clickâ€. 7). Consultazione periodica con un consulente fiscale: un consulente può suggerire strategie fiscali personalizzate e aiutare a tenersi aggiornati su eventuali modifiche normative. Ciò assicura che si possa beneficiare di ogni detrazione disponibile e adattarsi prontamente a nuove regole fiscali". Â
“Tramite la nostra app ed in pochi click - aggiungono - è possibile contattare il proprio consulente per fissare un appuntamento telefonico o in videocall e richiedere una consulenza per approfondire un aspetto specificoâ€.Â
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