Esplosione a Rafah, uccisi 8 soldati israeliani


Esplosione a Rafah, uccisi 8 soldati israeliani

(Adnkronos) - Otto soldati israeliani sono rimasti uccisi in un'esplosione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in quello che è l'episodio con il bilancio più pesante per le Idf nell'enclave da gennaio. Lo ha reso noto l'esercito dello Stato ebraico, che ha identificato per il momento un solo soldato: il capitano Wassem Mahmoud di 23 anni. Le famiglie degli altri sette soldati sono state informate e i loro nomi saranno resi pubblici più tardi. 

Secondo un'indagine iniziale delle Idf, le truppe sono state uccise all'interno di un veicolo corazzato Namer intorno alle 5 del mattino a seguito di un'offensiva notturna contro Hamas nelle aree nord-occidentali del quartiere Tel Sultan di Rafah, durante la quale le truppe della 401esima Brigata corazzata hanno ucciso circa 50 uomini armati. 

Il Namer era il quinto o sesto veicolo del convoglio e ad un certo punto è stato colpito da una forte esplosione. Non è chiaro se sia stata causata da una bomba piazzata sulla strada, se operativi di Hamas si siano avvicinati al veicolo con un ordigno esplosivo e se lo abbiano piazzato direttamente sul mezzo. 

La morte degli otti soldati israeliani è "il prezzo straziante di questa nostra guerra giusta per difendere la patria", ha detto Benjamin Netanyahu esprimendo le "sue profonde condoglianze", ma insistendo che "nonostante il prezzo pesante e sconvolgente, dobbiamo mantenere gli obiettivi della guerra".  

Tra questi, ha ribadito il premier israeliano in un video messaggio, "la distruzione delle capacità militari e governative di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi, l'assicurare che Gaza non costituirà più una minaccia per Israele e il ritorno di tutti i nostri cittadini alle loro case, sia al nord che al sud".  

"Quando il prezzo è così pesante ci ricorderemo quello per cui combattiamo, per assicurare la nostra esistenza e il nostro futuro", ha continuato Netanyahu, ricordando gli attacchi del 7 ottobre e affermando che "questo mostruoso nemico non ha intenzione di fermarsi qui. Insieme al resto dell'asse del male dell'Iran continuerà a cercare di distruggerci. Se non lo fermiamo non si fermerà, quindi non ci sono alternative alla vittoria".  

Sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, si contano almeno 37.296 morti e 85.197 feriti dall'inizio dell'operazione militare israeliana in risposta all'attacco del 7 ottobre. Lo stesso ministero ha sottolineato che ci sono stati 30 morti e 95 feriti solo nelle ultime 24 ore. 

Oggi un ragazzo palestinese di 16 anni è stato ucciso e altre due persone sono state ferite da militari israeliani nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese, riporta l'agenzia Wafa citando fonti locali secondo le quali le forze israeliane hanno condotto un raid nella località di Beit Furik, aprendo il fuoco. Le altre due persone ferite sono un uomo di 45 anni e un altro ragazzo di 16 anni.