(Adnkronos) - L’azienda emiliana è riuscita a ripartire dopo la pausa Covid valorizzando la diversità di genere e il confronto generazionale
Reggio Emilia, 21 maggio 2024. Ci sono settori che, come è ben noto, più di altri hanno sofferto l’imposizione delle misure anti Covid nel biennio 2020 – 2021. Il mondo degli allestimenti fieristici, per esempio, ha faticato a trovare soluzioni che gli permettessero di sopravvivere a quella che si rivelò essere la peggior crisi globale dei nostri tempi.
Non è questo il caso di Esplora, giovane azienda di Reggio Emilia che ha sì incontrato qualche difficoltà, ma ha saputo trovare il modo di ripartire senza particolari indugi, spinta dall’incredibile forza trainante del valore umano del suo team. Un team che negli ultimi anni si è arricchito di una forte presenza femminile, elemento che ha profondamente caratterizzato il suo successo, come non esita a dichiarare l’Amministratore Unico Massimo Pederzoli. “Sono stati anni difficili, in cui abbiamo dovuto mettere in discussione la natura stessa della nostra attività”, racconta il CEO. “Dopo un anno e mezzo di immobilismo totale, mantenere la lucidità era fondamentale, così come riprendere subito il giusto ritmo. L’attenzione per il cliente e l’efficienza che ci hanno sempre contraddistinti non potevano venire meno, così abbiamo introdotto diverse figure femminili in grado di ricoprire svariati ruoli di centrale importanza e ciò ci ha permesso di superare le difficoltà e raggiungere i nostri obiettivi. In pochi anni siamo passati da 4 a 17 dipendenti, più una dose corposa di collaboratori e collaboratrici esterne: una crescita tutt’ora in corso”.
Un’ambiente di lavoro sano, uno spazio inclusivo e attento alle esigenze di ogni dipendente, un’azienda che favorisce il confronto interno tra generi e generazioni: Esplora è il perfetto esempio di come le crisi si superino mettendo al centro le persone. “Gestire la clientela e maneggiare carichi di lavoro molto consistenti necessitano di un confronto continuo tra i membri della squadra”, spiega Monica Di Luzio, responsabile Logistica e Acquisti. “Esplora promuove uno scambio continuo tra persone con esperienze diverse e diversi gradi di formazione, da la possibilità ai giovani di crescere e a chi non è più giovanissimo di mettersi in gioco. Ma cosa più importante, permette a noi madri di gestire al meglio i nostri bisogni, cosa che, purtroppo, al giorno d’oggi non è scontata”.
Uno spirito collaborativo che mira a creare un ambiente familiare, capace di durare nel tempo. Come azienda ormai affermata nel settore degli allestimenti fieristici, dove l’innovazione si fonde con la creatività e l’idea si fa realtà tangibile interpretando la realtà che ci circonda, Esplora ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, consolidando sinergie, interne ed esterne, e trasformando la mansione lavorativa in occasione di confronto e di crescita continua. “Il nostro è un settore che ha subito profondi cambiamenti negli ultimi anni”, conclude Pederzoli. “Con Esplora abbiamo deciso di proporre un nuovo modello di attività, sempre molto efficiente ma più appetibile per nuovi collaboratori. Abbiamo ridisegnato questa professione in modo che i carichi di lavoro siano distribuiti all’interno della squadra senza gravare sui singoli dipendenti. Abbiamo riorganizzato il nostro impegno in modo che sia il risultato di un mix perfetto tra i bisogni dei clienti e quelli dei nostri dipendenti. L’importante è che al centro dell’azienda, di Esplora, ci siano le persone e il valore umano che solo loro possono portare. Sempre”.
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