Covid Cina, Pechino annuncia vittoria su pandemia: "Compiuto un miracolo"


Covid Cina, Pechino annuncia vittoria su pandemia: "Compiuto un miracolo"

(Adnkronos) - La Cina dichiara "vittoria" nella lotta contro il Covid-19. Mentre si susseguono le accuse secondo cui Pechino starebbe ampiamente sottostimando il bilancio della pandemia, il Comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese, presieduto da Xi Jinping, ha rilasciato una dichiarazione in cui sostiene che "la Cina ha ottenuto una grande e decisiva vittoria nella campagna di prevenzione e controllo del Covid-19 a partire dal novembre del 2022". 

"La pratica ha dimostrato che il comitato è stato corretto nella sua valutazione della pandemia, nelle sue decisioni e negli adeguamenti strategici", si legge nella dichiarazione pubblicata sui media statali. 

Inoltre, il massimo organismo di vertice del Pcc ha rivendicato il tasso di mortalità "più basso del mondo". "La Cina ha creato un miracolo nella storia umana, in cui una nazione altamente popolosa ha superato con successo una pandemia grazie all’aggiustamento della politica di prevenzione e contenimento", ha affermato. 

Non esiste un bilancio ufficiale riguardanti i contagi e i decessi causati dalla massiccia ondata di coronavirus che ha colpito la Cina alla fine dello scorso anno. Il governo ha improvvisamente abbandonato la sua rigida strategia zero-Covid fatta di lockdown, quarantene forzate e test di massa all'inizio di dicembre. Ci sono stati resoconti di ospedali e crematori sopraffatti che non sono stati in grado di tenere il passo con la domanda. Ma, ufficialmente, solo 83.150 decessi sono stati segnalati negli ospedali tra l'inizio di dicembre e l'inizio di febbraio. Il bollettino del Politburo contiene anche i numeri dei pazienti curati: circa 200 milioni, dei quali 800mila in condizioni gravi.  

Gli esperti esterni notano che il numero è troppo basso data la portata dell'ondata di Covid-19 che ha colpito il Paese. Nel conto dei morti, infatti, non sono inclusi i pazienti deceduti a casa, ma solo quelli passati attraverso gli ospedali. Ci sono state anche segnalazioni di medici a cui è stato 'consigliato' di non certificare il Covid-19 come causa di morte.