(Adnkronos) - Terzo, ma solo per il nome. I cinque milioni di volontari, il milione di operatori del cosiddetto 'Terzo Settore' "non possono essere considerati la ruota del carro" su cui siede lo Stato, accanto al privato. Anzi "è il vero carro che porta aiuti sostegno, assistenza, che arriva nelle case degli anziani, che porta aiuti nei territori afflitti dalla guerra", per dirla con le parole di Maria Teresa Bellucci, deputata di Fdi, tra i relatore del congresso dal titolo 'Terzo settore, motore di sviluppo per l’Europa', in corso a Roma, fino a domenica, organizzato da Asi (Associazioni sportive e sociali italiane) e dall'Ecr Party.
Una consapevolezza - quella del valore delle reti associative italiane - che è stato il filo rosso che ha contraddistinto i tanti interventi della giornata. Ad aprire i lavori Raffaele Fitto, copresidente del gruppo Ecr- Fdi al Parlamento europeo. "Il sistema degli enti del terzo settore - ha sottolineato in collegamento da Bruxelles - "ha rappresentato un punto centrale di tenuta anche per il nostro paese". Il riferimento è all'emergenza della pandemia e alla solidarietà ai profughi, in fuga dalla guerra in Ucraina.
Al tavolo dei relatori, anche l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, che terrà domani il suo intervento. Ma non fa mancare il suo contributo anche oggi. "Il terzo settore è diventato fondamentale nella nostra società, è l'unica linea controcorrente rispetto alla costante riduzione della spesa sociale, bisogna per questo investire sul terzo settore" dice all'AdnKronos. Per il coordinatore di Asi "ci vuole un riconoscimento specifico a livello europeo del terzo settore e la possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr per investimenti sociali". "Dobbiamo rendere la riforma del terzo settore più veloce in Italia, cancellare i tanti impedimenti, per una riforma che sia virtuosa", chiede ancora Alemanno. (VIDEO)
Tra gli interventi (e le domande poste dal pubblico) tanti sono i riferimenti ai temi "valoriali" che il terzo settore può mettere in campo. Bellucci ricorda come la solidarietà e l'associazionismo possano prendere il posto di uno Stato troppo spesso assente. "In Italia il mondo del volontariato non nasce per un ricco che dona parte del suo patrimonio - ha sintetizzato l'esponente meloniana, responsabile del dipartimento 'terzo settore' del partito meloniano - ma è l'iniziativa di chi pensa che unirsi e stare insieme rende più sostenibili le fragilità, lo vediamo per i disabili e gli anziani". Bellucci sottolinea l'importanza del terzo settore anche "per fronteggiare i disagi giovanili, potendo contribuire alla lotta alla dipendenza dalle droghe". (VIDEO)
A centro del dibattito anche la riforma del settore, varata dal parlamento nel 2017. "La riforma colloca l'Italia dal punto di vista normativa in testa tra le nazioni europee, possiamo dare l'esempio per la lucidità della legge quadro e per i decreti successivi", ha detto il deputato del Pd, Stefano Lepri. "La fase attuativa, per una materia complessa, ha bisogno di tempo, qualcuno critica per le lungaggini, ma abbiamo fatto quasi tre quarti dei decreti legislativi".
Domani i lavori della convention proseguiranno dalla mattina. Focus previsto sulle radici sociali e culturali del terzo settore. A fare il punto saranno Gianni Alemanno (coordinatore di Asi), Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Stefano Zamagni (presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali), Vanessa Pallucchi portavoce del Forum del Terzo Settore e l’ex presidente dell’Arci Giampiero Rasimelli. Interverranno anche il direttore del Forum del Terzo Settore, Maurizio Mumolo, e il direttore del competente del ministero del Lavoro, Alessandro Lombardi.
Infine il senatore Claudio Barbaro, presidente di Asi introdurrà inoltre una tavola rotonda con i rappresentanti delle Acli, del Movimento Cristiano del Lavoratori, della Uisp, dell’Asurer, dell’Opes, dell’Anpas, del Modavi, di Ciao Lab e dei Gre, tutte sigle operanti nel terzo settore. Il convegno è realizzato con il supporto organizzativo di Asi. Atteso anche un contributo dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando.