(Adnkronos) - Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro sarà sentito domani dai pm di Roma nell'ambito dell'inchiesta per rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio. Il sottosegretario è stato iscritto nel registro degli indagati. L'indagine è stata aperta dopo l'esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in relazione all’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito.
Nell’esposto che ha dato origine all’indagine si fa riferimento alle conversazioni in carcere tra Cospito e un esponente della 'ndrangheta e un camorrista avvenute tra dicembre e gennaio scorsi poi lette in aula.
FDI - "Apprendiamo dai giornali che il sottosegretario Delmastro sarebbe indagato per rivelazione del segreto d'ufficio - dichiarano i capigruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan - Con un piccolo particolare: i documenti che avrebbe riportato secondo il ministero della Giustizia non sarebbero secretati, mentre sicuramente è coperta dal segreto l'indagine a suo carico, che invece sta sui giornali. Un bel cortocircuito! Ma tant'è... andiamo avanti con la certezza che tutto sarà chiarito in tempi brevi per poi continuare con più slancio di prima la nostra lotta a schiena dritta e a volto scoperto alla criminalità organizzata".
BONELLI - "Spiace che a fare chiarezza sulla vicenda di Donzelli e Delmastro non sia stato il ministero della Giustizia ma sia l’autorità giudiziaria che sulla base dell’esposto che ho presentato il 2 febbraio alla Procura della Repubblica di Roma oggi avrebbe indagato per rivelazioni di segreto d’ufficio il sottosegretario Delmastro" dice Angelo Bonelli. "La risposta che il ministero della Giustizia mi ha fornito pochi giorni fa è un vero e proprio boomerang - sottolinea - perché nelle intenzioni del ministro Nordio c’era una chiara volontà di difendere e salvaguardare politicamente Donzelli e Delmastro che irresponsabilmente avevano diffuso atti del Dap riservati".
"Perché sono un boomerang le dichiarazioni del ministero? Il ministero mi ha comunicato che gli atti sul caso Cospito che avevo formalmente chiesto, a differenza di Donzelli, non erano divulgabili non per segreto di Stato o segreto investigativo, come il ministro ha incredibilmente dichiarato in Parlamento, bensì per violazione del segreto di ufficio. Nel respingermi la richiesta di avere gli stessi atti che Donzelli ha reso pubblici, il ministero ha fatto riferimento a due norme per giustificare il diniego, ovvero art. 24/1990 e del D.M. del 25 gennaio 96 n. 115". "Questo riferimento da parte del ministero - continua Bonelli - è la prova che quegli atti erano riservati per stessa ammissione del ministero della Giustizia, quindi non c’entra nulla il segreto di Stato né il segreto amministrativo".
"Ora, ad accertare le responsabilità sarà, purtroppo, l’autorità giudiziaria e non il ministro Nordio che si è prestato a un’inaccettabile operazione politica che, da uomo diritto come lui è, non avrebbe dovuto avallare. Si è fatto trascinare in una difesa di ufficio degli esponenti di Fratelli d’Italia. Ribadisco che a prescindere dall’esito dell’inchiesta giudiziaria il sottosegretario Delmastro e l'onorevole Donzelli si devono dimettere rispettivamente da sottosegretario e vicepresidente Copasir per evidente inadeguatezza e inaffidabilità e non vorrei che dall’inchiesta scaturisse una sconfessione delle tesi del ministro Nordio, perché a quel punto chiederemo conto anche a lui".
M5S - A chiedere le dimissioni di Delmastro e Donzelli è anche il M5S. “Le notizie emerse a mezzo stampa secondo cui il sottosegretario alla Giustizia Delmastro sarebbe indagato dalla procura di Roma per la divulgazione di atti riservati al suo collega di partito Donzelli confermano la sua totale inadeguatezza a ricoprire l’incarico, così come quella di Donzelli, vicepresidente del Copasir. Ora entrambi rassegnino immediatamente le proprie dimissioni” afferma Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5S.
"La posizione del sottosegretario Delmastro si aggrava, secondo fonti di stampa è indagato nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Roma. A prescindere dall'esito che avrà l'iter giudiziario, come abbiamo ricordato anche ieri alla Camera, è evidente che lui e Donzelli hanno rivelato contenuti che dovevano rimanere segreti. Il loro comportamento è grave e denota totale inadeguatezza ai ruoli ricoperti, devono dimettersi dai rispettivi ruoli di sottosegretario alla Giustizia e vicepresidente del Copasir. Inoltre, la Camera deve calendarizzare immediatamente la mozione di censura presentata dal Movimento 5 Stelle" affermano in una nota i rappresentanti del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Valentina D'Orso, Federico Cafiero de Raho, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato.