CRO Cyber Rights Organization chiede agli attori internazionali di affrontare il fenomeno del traffico di bambini ucraini
(Adnkronos) - Il traffico di ricerca globale per "porno ucraino" è aumentato del 600% dall'inizio della crisi umanitaria ( EUAA, IOM & OCSE)
Milano, 23 febbraio 2023. Il 24 febbraio 2023 segnerà l'anniversario di un anno dall'invasione russa del territorio ucraino.
"CRO Cyber Rights Organization esprime preoccupazione per l'intensificarsi del conflitto e richiama l'attenzione degli attori internazionali sulla protezione dei bambini ucraini ed impegno per contrastare il loro sfruttamento sessuale online" dichiara la direttrice Annachiara Sarto, esperta in protezione dei minori, cresciuta all’interno delle Nazioni Unite e già fondatore della ONG Protection4kids.
Andrea Baggio, CEO EMEA del Gruppo ReputationUP del quale è parte CRO, si aggiunge alla chiamata all’azione per proteggere la vita e i diritti dei minori coinvolti nel conflitto in Ucraina.
Il contesto dell'Ucraina e i gruppi vulnerabili
CRO condanna fermamente l'azione di guerra della Russia contro il territorio ucraino e si impegna a garantire il rispetto dei diritti umani dei cittadini e delle cittadine ucraine.
La ricerca dell'UNODC ha dimostrato che all'interno del paese colpito, la vulnerabilità alla tratta di persone deriva dall’intensificarsi dello stesso conflitto: mancanza di opportunità di generazione di reddito; interruzione nella fornitura di servizi essenziali; problemi con lo stato di diritto; spostamenti interni; e il rischio di sfruttamento nei conflitti armati. “Le persone che vivono in zone di conflitto possono adottare strategie di coping negative - ovvero le modalità che definiscono il processo di adattamento ad una situazione stressante -per ottenere l'accesso al cibo e ad altri servizi primordiali, o per la propria sicurezza" spiega la direttrice Annachiara Sarto.
Gli sfollati interni e le persone in aree di conflitto attivo sono maggiormente vulnerabili alla violenza fisica e sessuale, ai traumi e ad altri abusi. Questo, a sua volta, aumenta il rischio di traffico sessuale, traffico di lavoro e sfruttamento nei conflitti armati, in particolare per i bambini e le minoranze.
I rischi di sfruttamento si estendono allo spazio virtuale
C'è una particolare preoccupazione per i rischi di sfruttamento e abuso sessuale online, poiché sulle app di messaggistica e social media (in particolare Viber, Telegram e Facebook) che molti ucraini utilizzano per cercare sostegno, i trafficanti di sesso effettuano il reclutamento delle vittime e pubblicizzano servizi di sfruttamento online.
Scioccante quanto evidenziato dall’analisi congiunta condotta da EUAA, IOM & OCSE. Il traffico internet relativo alle ricerche globali per la voce "porno ucraino" è aumentato del 600% dall'inizio della crisi umanitaria, mentre le ricerche di "escort ucraine" sono aumentate del 200%. Questi dati confermano una crescente richiesta di “accesso” sessuale alle donne ucraine. Richiesta che al netto di tutto, servirà come da forte incentivo ai trafficanti di esseri umani per reclutare e sfruttare le donne ucraine su larga scala.
Reti criminali che adescano i rifugiati ucraini per lo sfruttamento sessuale e lavorativo tramite siti web e piattaforme di social media
"Europol, il 23 maggio 2022, ha organizzato una giornata di azione congiunta coordinata online da EMPACT, dove sono state prese di mira le reti criminali che adescano i rifugiati ucraini per lo sfruttamento sessuale e lavorativo attraverso siti web e piattaforme di social media", spiega Andrea Baggio, fondatore di CRO e CEO Europa di ReputationUP ed HelpRansomware.
Le indagini online si sono concentrate sul monitoraggio dei posti che offrono aiuto ai rifugiati per il trasporto, l'alloggio e il lavoro. Sono state monitorate le app di incontri e siti di reclutamento, così come le piattaforme che offrono servizi sessuali.
Gli investigatori hanno identificato pubblicità sospette rivolte ai rifugiati ucraini, ponendo molta attenzione ai suggerimenti ricevuti dai cittadini. Tramite finti annunci, i trafficanti cercano tuttora di depistare fino ad adescare i rifugiati ucraini in fuga dal loro Paese.
Materiale di abuso sessuale su minori Ucraina Dati relativi all'Ucraina
Il Child Sexual Abuse Material (CSAM), anche erroneamente chiamato “pornografia infantile”, si riferisce a qualsiasi rappresentazione di un bambino impegnato in attività sessuali esplicite reali o simulate o qualsiasi rappresentazione delle parti sessuali di un bambino per scopi principalmente sessuali.
Nel 2014, la Russia ha ospitato il secondo maggior numero di CSAM al mondo, pari al 24%. Nel 2016, l'Ucraina è stata la prima in Europa orientale. Per rispondere a queste sfide, l'Ufficio del Rappresentante Speciale e Coordinatore dell'OSCE per la Lotta alla Tratta di Esseri Umani (OSR/CTHB) ha elaborato delle raccomandazioni per migliorare gli sforzi per identificare e mitigare i rischi della tratta di esseri umani online. “Crediamo che siano desiderabili e praticabili per qualsiasi governo che si preoccupi del destino delle nuove generazioni ucraine. CRO Cyber Rights Organization ha uno specifico team interno dedicato alla protezione dei minori”, conclude la direttrice Annachiara Sarto. Di seguito sono riportate le aree di interesse coperte dall’Organizzazione:
● Child sexual abuse material;
● Violazioni minori GDPR;
● Sfide sui social media;
● Richiedenti asilo e rifugiati;
● Aste online per bambini;
● False offerte di lavoro online;
● Cyberbullying.
All’interno di questo vasto ampio ambito di azione, gli esperti IT di CRO hanno predisposto una Helpline sempre accessibile che funge da primo soccorso tecnico e legale per i minori che soffrono o hanno sofferto qualunque tipo di violenza o violazione dei diritti.
Andrea Baggio CEO ReputationUP: il nostro impegno
La denuncia internazionale contro i crimini che si stanno perpetrando a danno della popolazione ucraina, risuona ancora più forte nel giorno dell’anniversario dall’inizio del conflitto.
L’intero Gruppo ReputationUP, di cui Andrea Baggio è co-fondatore e CEO, si aggiunge alle autorevoli voci di condanna: “I numeri che stanno venendo fuori a un anno dal conflitto sono estremamente preoccupanti. Il nostro impegno, in quanto organizzazione internazionale che ha a cuore la difesa dei diritti umani, tanto online come offline, deve essere chiaro e decisivo. Proteggere e tutelare i minori e tutte quelle fasce più deboli, deve essere una priorità”.
CRO Cyber Rights Organization, insieme a Protection4Kids, portano la protezione informatica al servizio della difesa dei diritti umani.
Per maggiori informazioni: https://cyberights.org/it/