(Adnkronos) - Le indicazioni per smaltire le sostanze utilizzate sono in continuo aggiornamento, anche per le richieste dell’Europa
Piacenza, 8 febbraio 2024. La crescente attenzione posta sulla tutela ambientale rende le norme per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti sempre più stringenti, aumentando di conseguenza le responsabilità poste in capo alla singola azienda. Tra i rifiuti, infatti, rientra qualsiasi tipo di materiale in uscita dalla sede di un’impresa ritenuto uno scarto da eliminare: non solo resti di produzione ma anche, per esempio, sostanze e materiali utilizzati per disinfezioni e disinfestazioni.
“Si va dai flaconi vuoti a detergenti o prodotti impiegati per effettuare i trattamenti, a ciò che rimane all’interno delle trappole installate per contrastare animali infestanti o parassiti - spiega il dott. Tiziano Schenardi, responsabile tecnico di Bios Srl, società piacentina che da decenni opera nel settore della disinfestazione e della sanificazione – Si tratta di oggetti e sostanze che per la loro stessa composizione vengono considerati rifiuti speciali, da smaltire seguendo procedure codificate e in progressivo mutamento”.
A partire dal decreto legislativo 152 del 2006, il cosiddetto Testo unico ambientale, infatti, regole e indicazioni sono in continuo aggiornamento, anche per le richieste di maggior tutela che arrivano dall’Unione europea. Così effettuare in autonomia procedure di disinfestazione e disinfezione diventa ancora più sconsigliato, perché il rischio di commettere errori e di essere sanzionati in caso di eventuali controlli aumenta in modo significativo. Senza considerare che l’errato smaltimento di prodotti chimici non espone solo alla possibilità di essere multati in caso di verifiche da parte dei Carabinieri del Nas o dell’Asl, ma anche a quella di incorrere in sanzioni penali.
“Il consiglio – aggiunge Tiziano Schenardi - è di rivolgersi a professionisti del settore, capaci innanzitutto di effettuare i trattamenti nel modo più efficace e meno dannoso per l’ambiente e, al termine, di occuparsi in modo corretto dello smaltimento di tutto il materiale di scarto. Le aziende che operano nel settore, infatti, sono aggiornate sulle novità legislative introdotte”.Non tutte le imprese, ovviamente, operano allo stesso modo. E il criterio di scelta per il cittadino non esperto di queste tematiche, non può che essere la verifica delle credenziali: il consiglio, quindi, è di rivolgersi ad aziende certificate, che rispondono cioè agli standard richiesti dalle norme nazionali ed internazionali.
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